La madre di Loris in passato avrebbe tentato il suicidio. Ma arriva la smentita
AGGIORNAMENTO – Smentisco nel modo più assoluto che la signora Veronica Panarello abbia tentato nel passato un suicidio sia con che senza l'ausilio di fascette per elettricisti". Lo afferma in una dichiarazione l'avvocato Francesco Villardita, legale della famiglia Stival, su indiscrezioni di stampa sulla mamma del piccolo Loris secondo le quali la donna avrebbe tentato negli anni scorsi per due volte di togliersi la vita, in un caso usando una fascetta di plastica.
La mamma del piccolo Loris, il bambino scomparso e poi ritrovato morto a Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa, avrebbe tentato in passato per due volte il suicidio una delle quali con alcune fascette da elettricista. È quanto rivela oggi Giusi Fasano sul Corriere della Sera a proposito di Veronica Panarello. Si tratta di un episodio accaduto diversi anni fa quando la 25enne era poco più che una ragazzina tormentata soprattutto per il rapporto conflittuale con la famiglia di origine. Episodi che risalgono a molti anni fa insomma, ma che ritornano a galla in queste ore proprio per la strana coincidenza delle ormai misteriose fascette. Un mazzo di queste infatti è stato consegnato dalla donna alle maestre del piccolo Loris che però hanno smentito di averle mai usate in classe, e una fascetta simile, mai ritrovata, è proprio al centro delle indagini degli inquirenti sulla morte del bambino perché ritenuta una possibile arma del delitto.
Veronica Panarello si difende
Veronica Panarello dal suo canto ribadisce la sua innocenza attraverso il suo legale. "Sono offesa da chi diffonde sul mio conto informazioni false. Mi hanno già processata e condannata. Ma io sono innocente e ho detto la verità. L’ho detto e lo ripeto: quella mattina ho portato Loris a scuola. E confermo anche il tragitto che ho spiegato di aver fatto, la vigilessa mi ha vista, chiedete a lei" ha spiegato la donna che dopo la morte del figlio si è barricata in casa. La 25enne è in uno stato di fragilità psicologica ed è protetta dalla famiglia e dal marito e che non hanno mai avuto dubbi sulla sua innocenza.
Il marito: "Una mamma speciale"
Veronica è "una mamma speciale" ha spiegato anche il marito della donna e padre di Loris, Davide Stival. Rompendo il silenzio di questi giorni, l'uomo difende la moglie e chiede il corpo del piccolo che è ancora in mano all'autorità giudiziaria. "Non voglio che si infanghi il nome di mia moglie. Abbiamo già tanto dolore. E non mostrate più le foto dei bambini" ha dichiarato il padre di Loris, aggiungendo: "Chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini di Santa Croce Camerina. Chi sa parli. Aiutateci. E dateci al più presto nostro figlio".