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La legge sull’eutanasia sbarca in Parlamento: l’Italia rompe il tabù

Entro marzo il Parlamento italiano discuterà, per la prima volta nella sua storia, una legge sul fine vita.
A cura di Davide Falcioni
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Il Parlamento italiano, per la prima volta nella sua storia, a marzo discuterà una proposta di legge sul "fine vita". A deciderlo è stata, nella serata di ieri, la conferenza dei capigruppo: l'orientamento è quello di avviare il confronto tra le forze politiche entro i prossimi due mesi. Il testo su cui si discuterà è stato presentato da Sinistra Italiana e ricalca, per grandi linee, la proposta di legge di iniziativa popolare depositata nel settembre 2013 e sottoscritta da oltre 105.000 cittadini nell’ambito della campagna "Eutanasia legale" promossa dai Radicali. A dare la notizia, di importanza fondamentale soprattutto per la battaglia condotta da decine di malati terminali, è stato Arturo Scotto, deputato di SI: forse non è un caso che la decisione di calendarizzare la discussione su una legge sull'eutanasia sia stata assunta nel giorno in cui trapelavano indiscrezioni sul decesso di David Bowie, che secondo alcuni media statunitensi avrebbe fatto ricorso al suicidio assistito.

"Con la calendarizzazione del tema dell’eutanasia alla Camera dei Deputati per marzo – spiegano Marco Cappato, Filomena Gallo e Mina Welby, a nome dell’Associazione Luca Coscioni, di Radicali italiani e della campagna Eutanasia legale – abbiamo compiuto un altro importante passo verso la legalizzazione di un fenomeno sociale sempre più importante nella società italiana. Ringraziamo Scotto per aver ottenuto che il tema dell’eutanasia sia inserito nell’agenda dell’Aula. La Camera potrà ora affrontare anche la nostra proposta di legge di iniziativa popolare depositata nel settembre 2013 e già sottoscritta da oltre 105.000 cittadini. Siamo fiduciosi nell’opera che gli oltre 225 Parlamentari aderenti agli obiettivi dell’intergruppo eutanasia compiranno ora in Commissione e in Aula".

Determinante, ai fini della calendarizzazione della proposta di legge, è stata la battaglia condotta da diversi malati: "Un ringraziamento speciale va a tutte le persone malate che si sono mobilitate finora per l’obiettivo della calendarizzazione, a partire da Luigi Brunori, che proprio nei giorni scorsi è morto, a Max Fanelli, Walter Piludu e Ida Rescenzo, che si sono rivolti a più riprese ai Presidenti dei Gruppi parlamentari. Non saremmo arrivati a questo risultato senza la forza e la generosità della militante radicale Dominique Velati, che ha restituito alla conoscenza degli italiani un tema altrimenti tabù per il potere italiano", concludono i promotori.

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