La Lega vuole introdurre il voto di condotta dalle elementari per contrastare il bullismo
L’idea di fondo è riconoscere il prima possibile i segnali di bullismo e prepotenza. Per questo i senatori della Lega hanno deciso di presentare un disegno di legge a Palazzo Madama per rimodellare il sistema scolastico e che prevede la reintroduzione del voto di condotta in tutti i livelli scolastici, dalle elementari alle scuole superiori. Un voto che farà media, esattamente come le altre materie, e che era stato sostituito da una valutazione non influente ai fini della promozione tramite la riforma della Buona Scuola 107/2015 del governo Renzi.
Quello che la Lega vorrebbe cambiare della legge che portò la scuola ad essere quella che è oggi, sono principalmente tre aspetti: l’inserimento del voto in condotta, la creazione di un sistema di rappresentanza studentesca non solo per le scuole superiori ma anche per le elementari e le medie e infine l'inserimento della materia di studio Educazione Civica. Questo insegnamento, previsto fino al 2008, ha il compito di spiegare le forme di governo di una cittadinanza, il ruolo dei cittadini, la gestione e il modo di operare dello Stato, unisce anche i temi ambientali, stradali. Non solo, perché può essere considerata una luce di avvio per percorsi di educazione alla legalità e di contrasto alla criminalità organizzata. E al bullismo. Pensata infatti anche per le scuole elementari e medie, ovvero i primi palcoscenici del fenomeno del bullismo, la sufficienza nel voto di condotta diventerebbe una prerogativa senza la quale gli studenti si giocherebbero la promozione.
La scuola italiana, secondo i senatori leghisti, dovrebbe cambiare anche sotto l'aspetto della rappresentanza. La proposta prevede infatti che, a partire dalle elementari, vengano eletti dei rappresentanti degli studenti. A partire dalla scuola primaria, quindi, i bambini saranno chiamati a scegliere, tra i più grandi di quinta, dei coetanei che li rappresentino. Passando alle scuole medie, invece, verranno eletti per ogni anno dei rappresentanti, che faranno parte proprio del Consiglio di Classe, quindi i professori saranno costretti a tenerli in considerazione e a confrontarsi con loro, non solo con i due rappresentanti dei genitori. Esattamente quindi come già previsto, grazie ad una legge del 1974, alle scuole superiori dove oltre ai rappresentanti di istituto, vengono eletti anche due rappresentanti per ogni classe. Questa organizzazione, secondo i senatori della Carroccio, è pensata per introdurre e abituare i futuri adulti a un sistema di rappresentanza e di educazione alla civiltà, fin da quando sono bambini.