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La latitanza di Igor Il Russo raccontata dai suoi selfie: con la pistola prima di uccidere

Le fotografie e video registrati dal killer di Budrio durante la sua latitanza in Spagna. Sono state trovate nei supporti informatici sequestrati dopo l’arresto, lo scorso dicembre. Dalle immagini, non trapela nessuna traccia dei complici dell’uomo che ha ucciso cinque persone in pochi mesi.
A cura di Biagio Chiariello
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C’è il selfie col passamontagna, quello con gli occhiali da sole e soprattutto quello con la pistola (la Smith&Wesson con cui ha freddato cinque persone: Davide Fabbri, Valerio Verri, un agricoltore e due agenti della Guardia Civil). Sono alcune delle centinaia di foto (a cui si aggiungono 15 video) trovate dagli inquirenti spagnoli nella GoPro di Igor il Russo cioè Norbert Feher, il killer di Budrio. Il dispositivo è uno degli apparecchi informatici trovati in possesso dell'assassino serbo la notte dell’arresto tra le campagne intorno a Teruel, in Spagna, il 15 dicembre scorso. Le immagine sono scattate proprio durante la fuga di Igor tra gli altopiani iberici.

I selfie di Igor il russo

Dagli scatti e dai video si deduce che il criminale sia giunto in Spagna tra settembre e ottobre scorso e si sia mosso soprattutto in bicicletta. In alcune foto il pluriomicida esalta il passaggio naturale della zona: “Guarda dove è nato un albero, in mezzo alle rocce (…), che meraviglia, che bellezza, e non è l’unico. Lì ce n’è un altro che sta crescendo, bravo, bravo Padre celeste” dice in un filmato. Secondo gli inquirenti, Feher ha attraversato le località di Mequinenza, Caspe, Escatrón, Castelnou, Samper de Calanda, Híjar, è arrivato a Albalate del Arzobispo, dove il lo scorso dicembre ha ucciso altri tre uomini prima di essere catturato. Come si nota, Igor nelle foto e nei video appare sempre da solo: non ci sarebbe stato dunque nessuno ad accompagnarlo nel cammino tra gli altopiani dell’Aragona.

La fuga del killer: voleva arrivare a Madrid

Le immagini, pubblicate dal quotidiano El Pais, fino allo scorso 24 aprile erano coperte da segreto istruttorio. La polizia spagnola ha analizzato tutto il materiale trovato sul fuoristrada rubato alla sua ultima vittima con l’obiettivo di ricostruire il percorso, gli eventuali complici a scoprire come abbia fatto a fuggire dall’Italia. Probabile che Igor fosse diretto a nord, verso Madrid. In una mappa trovata tra gli oggetti personali sul pick-up, il killer di Budrio aveva programmato un percorso che, dal sud della Francia, portava alla capitale spagnola, passando proprio attraverso le cittadine riconosciute dagli investigatori sullo sfondo dei selfie.

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