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La Grecia uscirà dall’euro e ritornerà alla dracma?

La Banca Europea per gli Investimenti ha imposto nei suoi prestiti una doppia clausola che prevede la possibilità che Atene esca dall’euro e che si sfaldi tutta l’unione monetaria europea.
A cura di Antonio Palma
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La Grecia uscirà dall'euro e ritornerà alla dracma?

L'ipotesi che la Grecia possa uscire dalla moneta unica europea e tornare alla dracma si fa sempre più insistente, questa volta a dichiararlo non sono analisti finanziari o politici avversi alle imposizioni di Bruxelles, ma proprio uno degli enti economici europei più in vista, la Banca Europea per gli Investimenti delegata a offrire prestiti a tasso agevolato alle aziende dei Paesi membri per il rilancio dello sviluppo e delle infrastrutture.

Le clausole che puntano ad una dissoluzione dell'Eurozona – A scoprirlo il giornale ellenico Kathimerini, riportato in Italia da Linkiesta, che ha rivelato alcune clausole contenute nel contratto stipulato tra la Bei e la più grande società elettrica greca DEH, tra l'altro parzialmente sotto controllo pubblico, che prevedono una rinegoziazione del dovuto in caso di ritorno alla Dracma da parte di Atene o addirittura della fine dell'unione monetaria europea. Due clausole forse lontane ma che indicano chiaramente la possibilità dell'abbandono dell'euro per un serio ritorno alle vecchie monete nazionali.

Clausole valide per tutti i nuovi finanziamenti – La società DEH stava negoziando con la Bei un prestito di 70 milioni di euro per finanziare una nuova stazione di gas quando si è accorta delle nuove clausole imposte e ha immediatamente avvertito il Governo greco. Dopo l'intervento diretto del Ministero delle finanze ellenico, che ha richiamato a se tutte le iniziative per proseguire il negoziato del prestito, ci si è resi conto che la clausola non riguardava la singola società in questione ma tutti i prestiti elargiti da ora in poi a società greche.

I motivi della Bei – Insomma una previsione tutt'altro che rosea sulla moneta unica fatta dagli stessi enti comunitari che ormai apertamente confermano il rischio di sfaldatura della zona Euro. Dalla Bei però gettano acqua sul fuoco precisando che sono normali clausole applicate per il momento ai Paesi in difficoltà come la stessa Grecia ma anche al Portogallo e all'Irlanda e che presto potrebbero esser estese ad altre Nazioni. Il motivo di questa scelta  addotto dagli esperti della Bei è quello di mantenere un rating elevato e dunque poter  attrarre investimenti e continuare a fornire prestiti a tassi agevolati.

La Clausola Dracma – Ad ogni modo da oggi in poi tutti i prestiti greci erogati dalla Bei avranno la clausola Dracma, che equivale a dire che quando dovranno essere restituiti vi sarà la possibilità che in vigore non vi sia più l'euro ma la vecchia moneta e, dunque, le percentuali di interessi andranno ricalcolate sul suo valore. Insomma i mercati puntano sul ritorno della vecchia moneta e le banche istituzionali europee si adeguano lasciando molte perplessità.

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