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La Grecia si salva, con le clausole collettive adesione allo swap oltre il 95% (VIDEO)

Con le adesioni volontarie allo swap sui titoli del debito pubblico oltre l’85%, il Governo greco ha deciso di avvalersi delle clausole di azione collettiva anche per la restante parte sotto sua giurisdizione che porterà la percentuale di adesione oltre la soglia massima prevista.
A cura di Antonio Palma
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Con le adesioni volontarie allo swap sui titoli del debito pubblico oltre l'85%, il Governo greco ha deciso di avvalersi delle clausole di azione collettiva anche per la restante parte sotto sua giurisdizione che porterà la percentuale di adesione oltre la soglia massima prevista.

Atene può dichiarare missione compiuta dopo aver raggiunto un'adesione volontaria di oltre l'85% sullo swap sui titoli del debito pubblico greco, che dopo il via libera alle clausole di azione collettiva che equiparano i titoli di chi non ha aderito all'accordo agli altri, porterà l'adesione addirittura oltre la soglia del 95% da tutti considerata sufficientemente sicura per scongiurare il default.

Respiro di sollievo per l'Eurozona e i mercati finanziari che finalmente potranno fiatare, banche fondi di investimento e assicurazioni hanno accettato una decurtazione di oltre il  50% dei titoli greci in loro possesso nello scambio con i nuovi titoli che la Grecia emetterà a breve. Il risparmio di oltre 100 miliardi sul debito pubblico e la nuova tranche di aiuti da oltre 130 miliardi di euro provenienti da Bruxelles mettono al sicuro i conti di Atene anche se la strada pare ancora in salita. Visti i risultati sicuramente nei prossimi giorni l'Eurogruppo darà il via libera agli aiuti e Atene potrà rimborsare gli oltre 14 miliardi di euro di titoli pubblici in scadenza il 20 marzo.

Il prossimo obiettivo è far scendere il rapporto debito Pil al 120,5% entro il 2020, ma non per tutti l'obiettivo è alla portata di Atene. Certamente un "grande passo verso la stabilizzazione e il consolidamento e la sostenibilità", come ha ricordato il ministro delle Finanze greco Evanghelos Venizelos che però avrà ancora molto lavoro da fare soprattutto sul piano della crescita economica e dello sviluppo. Per Peter Bofinger, consigliere economico della Merkel infatti la Grecia nei prossimi 12 sarà impegnata in un nuovo piano di ristrutturazione del debito lasciando presagire che il salvataggio è ancora lontano.

Atene ora aspetta le prossime mosse della Troika che dovrà dare il definitivo assenso sull'accordo con i creditori privati. Le impressioni sono buone visto che la Bce ha già lanciato segnali positivi ieri riaccettando titoli di stato greci come collaterali per i prestiti bancari, l'assenso dell'Ue impegnata attivamente nell'operazione swap è sicura, mentre la Presidente del Fmi Christine Lagarde conferma che "i rischi di un'acutizzazione della crisi in Europa per ora sono stati rimossi".

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