La Grecia rimborsa Bce e Fmi: ora non è più in ritardo coi pagamenti
I primi segnali di stabilizzazione dell’economia greca. Dopo aver incassato dal fondo salva-Stati europeo il prestito-ponte da 7,16 miliardi di euro, Atene ha infatti rimborsato la totalità dei suoi debiti (circa 2 miliardi) al Fondo monetario internazionale e ha pagato alla Banca Centrale Europea i 3,5 miliardi di euro di obbligazioni, in scadenza proprio questo lunedì. A questi si aggiunge un terzo rimborso, stavolta alla banca centrale greca, di circa 500 milioni di euro. Inutile dire che ancora non si può parlare di uscita dalla crisi: i mercati finanziari resteranno ancora chiusi e i fondi per Atene serviranno per coprire le esigenze finanziarie fino a metà agosto, in attesa dei negoziati per il terzo pacchetto di salvataggio. Soltanto dopo aver passato la prima verifica prevista da quest’ultimo, ha confermato ancora una volta la cancelliera tedesca Angela Merkel, si potrà parlare di alleggerimento del debito per la Grecia.
Domani in Grecia si vota il pacchetto di riforme
Il prossimo appuntamento è domani mercoledì 22 luglio, giorno in cui il parlamento greco deve approvare il secondo pacchetto di misure previste dall’accordo firmato da Tsipras la scorsa settimana al termine di un lunghissimo Eurosummit. Il voto avverrà su “un nuovo codice di procedura civile e sull’adozione di una normativa europea per sostenere le banche contro le crisi, ma non sulle riforme in materia di prepensionamenti ed eventuali modifiche alla tassazione degli agricoltori”. Lo rende noto l’edizione online del quotidiano Kathimerini citando un annuncio del governo.
Banche riaperte
Intanto sono state riaperte le banche in tutta la Grecia, anche se restano in vigore i controlli sui capitali. Ad ogni modo i greci da ieri possono eseguire operazioni nelle filiali che finora erano possibili solo in via telematica. Va però detto che resta in vigore il limite di prelevamento di 60 euro al giorno. I cittadini possono comunque decidere se ritirare in un'unica soluzione i 420 euro settimanali concessi dalle limitazioni e hanno accesso alle cassette di sicurezza e potranno riscuotere gli assegni, compresi quelli maturati mentre le banche erano chiuse.