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La Fornero piange ancora, questa volta per i malati di Sla

Il ministro del Welfare, stando a quanto scrive Repubblica, avrebbe reagito con delle lacrime al no del governo per il ripristino dei fondi per i malati di Sla, che in questi ultimi giorni hanno protestato con uno sciopero della fame contro le politiche di Monti.
A cura di Susanna Picone
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Il ministro del Welfare, stando a quanto scrive Repubblica, avrebbe reagito con delle lacrime al no del governo per il ripristino dei fondi per i malati di Sla, che in questi ultimi giorni hanno protestato con uno sciopero della fame contro le politiche di Monti.

Nel dicembre del 2011, quando Mario Monti aveva da poco ricevuto il mandato di governare il Paese, avvenne un episodio ampiamente immortalato dai fotografi che portò in prima pagina il volto di un ministro. Era Elsa Fornero, titolare del ministero del Welfare, che nel bel mezzo della presentazione del Salva-Italia, non riuscì a trattenere le lacrime mentre a fianco del premier spiegava la riforma delle pensioni. E stando a quanto racconta Repubblica la Fornero lo avrebbe fatto di nuovo, si sarebbe nuovamente commossa per i problemi del Paese, questa volta però non di fronte alle telecamere ma nel chiuso di Palazzo Chigi. E questa volta avrebbe pianto per i malati di Sla. Elsa Fornero, infatti, insieme al ministro della Salute Renato Balduzzi, avrebbe insistito con Monti e con il ministro dell’Economia Grilli, per trovare i soldi necessari per ripristinare l’assistenza delle persone colpite dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica. Ma il suo impegno è stato vano visto che Monti e Grilli hanno dovuto ribadire il loro no.

Lo sciopero dei malati di Sla e le promesse della Fornero – La mancanza di soldi, proprio nelle scorse settimane, ha spinto i malati a chiudersi addirittura in uno sciopero della fame che è stato interrotto solo dopo le promesse dell’esecutivo, in particolare dei due ministri Fornero e Balduzzi che avevano preso l’impegno di incontrare personalmente uno di loro a Cagliari, Salvatore Usala (affetto da Sla e segretario del Comitato 16 novembre). Ma a Cagliari la Fornero non ha portato buone notizie a chi soffre, ha solo potuto ribadire il suo personale impegno per far approvare un piano che stanzi risorse ai progetti di assistenza a domicilio e personalizzata. Una nuova promessa, dunque, che però non può bastare a chi vive il dramma della malattia e che ora, più che mai, chiede risposte immediate dall’esecutivo o si dice pronto ad azioni estreme.

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