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La figlia di Melania e Salvatore Parolisi sarà parte civile nel processo contro suo padre

L’avvocato della famiglia di Melania Rea ha definito questo provvedimento un atto normale per difendere gli interessi della piccola Vittoria di soli due anni e mezzo, colei che più di altri ha subito i maggiori danni dalla vicenda. Se Parolisi sarà riconosciuto colpevole avrà diritto ai danni, diversamente riavrà suo padre.
A cura di Susanna Picone
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L’avvocato della famiglia di Melania Rea ha definito questo provvedimento un atto normale per difendere gli interessi della piccola Vittoria di soli due anni e mezzo, colei che più di altri ha subito i maggiori danni dalla vicenda. Se Parolisi sarà riconosciuto colpevole avrà diritto ai danni, diversamente riavrà suo padre.

La piccola Vittoria, figlia di Melania Rea e Salvatore Parolisi, farà parte del processo contro suo padre. All’età di due anni e mezzo sarà, infatti, il prossimo 12 marzo (data fissata dal giudice per le indagini preliminari per la trattazione della richiesta di rito abbreviato fatta dalla difesa di Parolisi), insieme ai parenti che da mesi si prendono cura di lei, parte civile al processo contro il caporalmaggiore accusato di aver ucciso nella pineta di Ripe di Civitella (Teramo) sua moglie Melania Rea, il 18 aprile dello scorso anno. La decisione di far rientrare nel processo anche la figlia della coppia è stata presa dallo stesso gip che ha nominato la nonna di Vittoria curatore speciale della bambina e che darà appunto mandato al legale per indicare come parte civile anche la bambina. Uno stesso riconoscimento che chiederà per se stessa, per il marito, il figlio e lo zio di Melania.

Vittoria non vede il padre Parolisi dal 20 luglio scorso – Con la nonna materna, sua tutrice, e con il nonno (nominato protutore) Vittoria vive da quando il padre Salvatore è stato accusato e arrestato del presunto delitto. Dal 20 luglio scorso Parolisi non ha più incontrato la bambina e, negli ultimi mesi, è saltato anche un incontro che era previsto per il 9 gennaio scorso quando il Tribunale dei Minori dell’Aquila accolse un’istanza di sospensione della famiglia di Melania. Incontro che, se in futuro si farà, dovrà essere preceduto da un programma preparatorio e di assistenza psicoterapeutica per tutelare la situazione della minore.

Mauro Gionni, legale della famiglia Rea, ha commentato il provvedimento definendolo “del tutto normale”, a tutela degli interessi di Vittoria cioè “colei che ha subito i maggiori danni dalla vicenda, avendo perso la madre”. Un provvedimento che non deve essere interpretato come la volontà di schierare la bambina contro il padre ma, ha continuato il legale, “più semplicemente, se Parolisi sarà riconosciuto colpevole, avrà diritto alla liquidazione del danno”. Intanto la piccola Vittoria continua a vivere con i suoi nonni materni ma ha la possibilità di vedere, di tanto in tanto, anche i parenti paterni.

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