La contromanovra di Bersani
Il Partito Democratico esce allo scoperto. Dopo aver contestato a più riprese la manovra redatta dalla maggioranza di governo, Bersani e i suoi hanno deciso di presentare una provvedimento alternativo, basato su pochi punti fondamentali. Una contromanovra per intenderci. Alle 15 di oggi, nella sede nazionale del Pd in via Sant'Andrea delle Fratte a Roma, il provvedimento sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa cui parteciperanno lo stesso Bersani, Rosy Bindi, Stefano Fassina ed Enrico Letta. Il leader del Pd, intervistato da La Stampa, parla di un piano mirato:
Primo: una terapia choc contro l'evasione. Proporremo l'uso di sette o otto grimaldelli che, se utilizzati, possono aiutare a cominciare a vincere la battaglia. Secondo: una imposta sui patrimoni immobiliari rilevanti.Terzo: un ridimensionamento drastico di pubblica amministrazione, istituzioni e costi della politica. Quarto: un contributo di solidarietà che finalmente gravi non sui tassati ma sui condonati. A questo aggiungiamo liberalizzazioni, dismissioni ragionevoli del patrimonio pubblico, e un po' di politica industriale e di sostegno all'economia.
Una ricetta che per Bersani potrebbe non trovare estimatori ma che sicuramente "non si può snobbare". Un altro problema che verrà fuori nella conferenza stampa di oggi è senza dubbio quello legato alle pensioni. Si tratta di un nodo molto difficile da sciogliere sul quale tra Pd e Lega, a causa del veto di quest'ultima, permane una vistosa spaccatura. Il segretario del Pd fa sapere che il suo partito è disponibile a parlare di una riforma del sistema pensionistico, ma non a tartassare i pensionati per coprire qualche "buco": "Quel che non accetto– ha affermato Bersani- è che per colmare il buco degli enti locali si vogliano toccare le pensioni: si facciano pagare i condonati e si metta una tassa sui patrimoni rilevanti. Se non sanno come si fa, glielo spieghiamo noi". Intanto oggi inizierà ufficialmente l'iter parlamentare della manovra bis che approderà in Commissione bilancio al Senato.
