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La Commissione UE boccia la legge sulla mediazione obbligatoria

La Commissione Europea ha inviato alla Corte di Giustizia Europea il suo parere sulla mediazione obbligatoria, secondo la Commissione la mediazione obbligatoria è in contrasto con i principi di diritto comunitario.
A cura di Paolo Giuliano
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Avevamo già indicato, in un precedente articolo, che la Corte Costituzionale ha individuato la data dell'udienza di discussione sulla mediazione obbligatoria. Questo è solo uno dei fronti di guerra, infatti, potrebbe essere identificati con il "fronte interno".

Esiste, però, anche un fronte "estero", infatti, in sede europea presso la Corte di Giustizia sono state sollevate ulteriori contestazioni contro la legge sulla mediazione obbligatoria.

Questo comporta che per avere un quadro chiaro sulla sorte della legge sulla mediazione obbligatoria occorrera attendere l'esito di due giudizi, quello pendente presso la Corte Costituzionale e quello pendente presso la Corte di Giustizia Europea.

In particolare, anche il procedimento presso la Corte di giustizia Europea "cammina" e oggi possiamo annotare che la Commissione UE ha redatto un parere – da inviare alla Corte di Giustizia Europea – sulla mediazione obbligatoria, secondo il parere redatto dalla Commissione UE la legge sulla mediazione obbligatoria sarebbe in contrasto con i principi del diritto comunitario dell'Unione Europea.

Secondo la Commissione UE la legge sulla mediazione obbligatoria sarebbe in contrasto con il diritto comunitario UE, quanto meno, sotto due profili:

  1. per l'incompatibilità tra obbligatorietà e onerosità della mediazione, la mediazione può essere obbligatoria, ma non deve essere onerosa, poichè, altrimenti, il costo della mediazione si trasformerebbe in un ostacolo che limita il diritto di ricorrere al giudice.
  2. per le sanzioni economiche, infatti, la presenza di sanzioni (economiche) per coloro che non partecipano alla mediazione o che non accettano la proposta del mediatore si trasformerebbe in un ostacolo che limita il diritto di accedere al giudice.

Si tratta di una prima "valutazione" ufficiale sulla legge, emessa da un organismo "indipendente". E' opportuno  precisare che si tratta di una valutazione che non vincola la Corte di Giustizia Europea, ma questo non toglie importanza al parere espresso dalla Commissione.

Anzi, quanto affermato dalla Commissione Europea rafforza quanto avevamo già detto sulla mediazione obbligatoria in un precedente articolo in cui avevamo già individuato i punti critici della mediazione  , articolo redatto dopo un anno dall'entrata in vigore della legge (e, per la precisione, all'alba dell'entrata in vigore della mediazione obbligatoria anche per le liti condominiali e per la rca auto).

Oggi,  (anche alla luce delle valutazioni espresse dalla Commissione Europea) si deve ancora ribadire – con forza –  che sono necessari degli immediati correttivi alla legge sulla mediazione:

  • per rafforzare e tutelare la posizione del mediatore rispetto l'ente di mediazione (tutelare il mediatore dall'ente di mediazione)
  • evitare e sanzionare il fenomeno dei "porta clienti" dell'ente di mediazione, evitare e sanzionare l'ente di mediazione che versa "compensi" a coloro che accendono procedimenti di mediazione
  • distinguere in maniera netta e chiara tra soci e proprietari dell'ente di mediazione e mediatori
  • rafforzare il ruolo della mediazione valutativa (se si vuole dare un futuro alla mediazione)
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Avvocato, Foro di Napoli, specializzazione Sspl conseguita presso l'Università “Federico II”; Mediatore professionista; Autore di numerose pubblicazioni in materia di diritti reali, obbligazioni, contratti, successioni. E' possibile contattarlo scrivendo a diritto@fanpage.it.
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