La Cgil dice no alla Fornero sull’abolizione della Cassa integrazione
Il 2012 per il mondo del lavoro è iniziato con un calo sostanziale delle ore di cassa integrazione, con quella straordinaria che fa segnare un quasi -10% su dicembre e un 8,5% in meno rispetto a gennaio dell'anno scorso, mentre quella in deroga diminuisce sul mese precedente del 23% e del 26% sullo stesso mese del 2011. Sono questi i dati diffusi dal centro studi della Cgil, elaborati sulle rilevazioni Inps, e che lanciano l'allarme sulla "progressiva transizione verso la disoccupazione" di gran parte dei lavoratori italiani, perché contemporaneamente aumenta il tasso di disoccupazione. Un dato che riguarda oltre 300mila lavoratori coinvolti nelle forme di ammortizzatore sociali che al temine del periodo di transizione non riescono ad reinserirsi nel mondo lavorativo.
La Cgil avverte: è emergenza recessione – È "piena emergenza" ribadisce il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, ricordando che il calo riguarda anche la Cig in deroga, segno "della mancata approvazione dei finanziamenti delle regioni". Il dato sulla cassa integrazione diviene ancora più negativo se si leggono i numeri delle richieste che le aziende continuano a fare e che anche a gennaio sono cresciute, soprattutto per crisi aziendale. Tra le Regioni dove più si ricorre allo strumento della Cig vi sono soprattutto quelle del nord come Lombardia, Veneto e Piemonte, mentre il Lazio e la Campania fanno da capolista per il centro e il sud nella classifica del ricorso alla Cassa integrazione, invece il settore industriale più coinvolto è quello della meccanica.
I sindacati compatti nel no all'abolizione della Cig – E proprio con questi dati la Cgil risponde alla proposta fatta dal Ministro Fornero di abolire la Cig a favore di una indennità di disoccupazione che non garantisca il posto ma la persona. Il primo ad intervenire è stato il segretario della Fiom, Landini, affermando che una simile ipotesi equivale ad " aprire ai licenziamenti collettivi di fronte alle riorganizzazioni aziendali". Ma contrari all'abolizione della Cig sono anche gli altri sindacati confederali, come la Cisl, che invece vorrebbero estendere l'attuale sistema di ammortizzatori sociali anche alle altre categorie di lavoratori. "Il Ministro sa che vogliamo confermare il sistema degli ammortizzatori esistenti" ha detto Bonanni, sulla stessa linea d'onda della Camusso che ha confermato "in una stagione difficile è prioritario mantenere gli ammortizzatori che abbiamo".