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La Catalogna sogna l’indipendenza: favorevole l’80,72% degli “elettori”

Una Consultazione solo simbolica dopo la sospensione decretata dalla Corte Costituzionale alla quale hanno partecipato oltre 2 milioni di persone. Il commento di Madrid: “Atto di propaganda politica, senza validità democratica, sterile e inutile”.
A cura di Biagio Chiariello
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Con oltre due milioni di catalani alle urne, il presidente della Catalogna Artur Mas ha definito la consultazione sull’indipendenza “un pieno successo”: l’80,72% di chi ha partecipato al referendum simbolico sull'indipendenza ha votato SÌ. Questo il risultato al termine dello scrutinio dei voti. Va comunque detto che l’altissima percentuale di consensi si spiegherebbe col fatto che alle urne si sono recati quasi esclusivamente gli indipendentisti. I votanti sono stati infatti solo circa un terzo degli aventi diritto. I più recenti sondaggi sono da interpretare come una vera e proprio battaglia tra indipendentisti e lealisti, intorno al 50% ciascuno. Secondo l’ultima analisi del Centro di Studi di Opinione della Generalitat, almeno un 48,5% dei catalani preferirebbe continuare a far parte della Spagna, in una regione che rappresenta circa un quinto dell’economia spagnola, ma che detiene anche uno dei debiti pubblici più alti.

Referendum Catalogna: il trionfo dei sì, ma Madrid è contraria

Le domande poste erano due: la prima riguardava l'ipotesi di dare alla Catalogna lo statuto di nazione, la seconda se concederle l'indipendenza (il sì alla prima seguito dal no alla seconda domanda ha ottenuto il 10,11% dei voti, il doppio no il 4,55% e le schede bianche sono state il 9,56%). Scontato il commento negativo del Governo di Madrid, affidato al ministro della giustizia, Rafael Català, che definito i quesiti referendari come “un atto di propaganda politica, senza validità democratica, sterile e inutile”. Raggiante è Artur Mas: “Ci siamo guadagnati sul campo il diritto a un referendum definitivo”, ha detto il presidente catalano, assumendosi la “responsabilità legale” dell’intero processo partecipativo. Sulla stessa scia Carme Forcadell, la `pasionaria´, presidente dell’Assemblea Nazionale Catalana, secondo la quale il voto “è un successo della democrazia in sé”.

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