La Catalogna ci riprova: referendum per l’indipendenza il primo ottobre
Carles Puigdemont, presidente della Catalogna, ha convocato per domenica primo ottobre il referendum per chiedere l'indipendenza della regione dalla Spagna. Il quesito, a cui secondo i sondaggi la maggioranza dei 7,5 milioni di elettori risponderà affermativamente, sarà il seguente: "Volete che la Catalogna diventi uno Stato indipendente nella forma di una Repubblica?". Per le prossime ore si attende una replica ufficiale da parte del governo spagnolo del primo ministro Mariano Rajoy, anche se il contenuto della risposta sembra abbastanza scontato: l'esecutivo difficilmente riconoscerà il valore valore della consultazione, alla quale verrà data un'importanza di mera natura consultiva. Anche in caso di vittoria del "sì", dunque, difficilmente cambierà qualcosa: la Catalogna continuerà a mantenere il proprio status di "generalitat" autonoma, con poteri politico-amministrativi slegati dal governo centrale spagnolo, ma non sarà uno stato indipendente e dovrà sottostare al sistema giuridico nazionale.
Naturalmente la possibilità – quasi certa – che il governo non riconosca l'indipendenza della Catalogna è stata duramente attaccata soprattutto da Oriol Junqueras, leader del Partito della sinistra repubblicana della regione: "Lo Stato ha negato per 18 volte il diritto ai Catalani di decidere del lorofuturo, violentando i loro più elementari diritti democratici. Siamo sotto a un governo che annovera ministri che cospirano contro la sanità catalana", ha affermato Junqueras durante l'ultima riunone dell'assemblea legislativa regionale, mentre il presidente Puigdemont ha provato a smorzare i toni invitando il governo "a fare un passo avanti nella direzione del dialogo". Di dialogo tuttavia Rajoy, da quando è diventato premier, non vuole sentire neppure parlare. Lo scorso anno, di fronte all'ennesima richiesta di referendum per l'indipendenza da parte della Generalitat catalana, il primo ministro iberico replicò: "Gli spagnoli stiano tranquilli. Non si aprirà alcun processo costituente al margine della legge".