La casta non rinuncia nemmeno a un giorno di ferie: Montecitorio riapre il 12 settembre
L'informativa del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi chiuderà ufficialmente i lavori di Montecitorio. Dal pomeriggio di domani, 3 agosto, fino al 12 settembre i deputati potranno quindi godere delle agognate vacanze. Già, ma non saranno un po' troppe? A chiederselo è stato il Partito Democratico da cui è partita la proposta di tornare al lavoro già a partire dal 5 settembre, giorno in cui riprenderanno ufficialmente i lavori delle Commissioni. Per Dario Franceschini quello di anticipare i sarebbe stato "un segnale doveroso da dare al Paese. Ma la maggioranza non ha voluto".
E il perché del rifiuto lo spiega il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto: "Circa un centinaio di parlamentari fanno un pellegrinaggio. Per rispetto verso di loro abbiamo ritenuto di iniziare le sedute dell'Aula la settimana successiva". La decisione, precisa Cicchitto, è stata presa dopo una "valutazione seria". Per fortuna. Il pellegrinaggio in questione è ormai una consuetudine che va avanti dal 2004 e quest'anno si svolgerà in Terra Santa dal 3 al 9 settembre.
Ed è strano che la Lega, che si mostra da sempre allergica ai privilegi della casta, non sia riuscita ad indignarsi. Eppure solamente due giorni fa il Ministro per la semplificazione Roberto Calderoli sembrava avere delle idee leggermente diverse da quelle di Cicchitto: "In una emergenza così acuta come quella che stiamo vivendo – aveva detto a un comizio nel bergamasco- non si possono aspettare i tempi della politica. C'è agosto, rinunciamo alle ferie e mettiamoci a lavorare subito per dare un segnale ai mercati e per dare già all'inizio di settembre una risposta convincente". E la risposta convincente sarebbe quella di non rinunciare neanche a un giorno di ferie a causa di un pellegrinaggio? Nessuno vuol obbligare i nostri politici a trascorrere in Parlamento l'intero mese d'agosto ma, forse, rinunciare a qualche giorno di vacanza sarebbe stato un bel gesto nei confronti di un Paese che non gode di ottima salute. Un gesto, se volete, simbolico ma comunque un bel gesto. Invece stiamo qui a commentare l'ennesima occasione persa.