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La Camera dice sì alle intercettazioni per l’ex Ministro Romano

La giunta per le autorizzazioni ha votato a favore dell’uso delle intercettazioni per l’inchiesta in cui Saverio Romano è accusato di corruzione dai Pm di Palermo. A favore il decisivo voto della Lega, mentre si sono astenuti gli onorevoli dell’Udc. Giallo invece sul via libera all’arresto di Cosentino, prima annunciato e poi smentito.
A cura di Antonio Palma
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La giunta per le autorizzazioni ha votato a favore dell'uso delle intercettazioni per l'inchiesta in cui Saverio  Romano è accusato di corruzione dai Pm di Palermo. A favore il decisivo voto della Lega, mentre si sono astenuti gli onorevoli dell'Udc.

La Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ha dato oggi il via libera alla magistratura sull'uso delle intercettazioni che riguardano l'ex Ministro Francesco Saverio Romano. La decisione è arrivata un po' in sordina con il Parlamento impegnato con la Manovra economica e soprattutto con un voto a sorpresa. Se si notano gli schieramenti dei favorevoli e dei contrari, infatti, ci si accorge che alla decisione si è arrivati con uno schieramento trasversale. A favore dell'uso delle intercettazioni, infatti, hanno votato l'Italia dei Valori e il Pd, tranne però il radicale Maurizio Turco, ma anche i parlamentari di Fli e soprattutto della Lega nord. Al contrario si sono opposti ovviamente quelli del Pdl, mentre si sono astenuti gli onorevoli dell'Udc. Alla fine la votazione si è conclusa 9 a 8 ed è stata respinta la mozione del relatore Roberto Cassinelli del Pdl, che era contraria all'uso delle intercettazioni. Ora la giunta guidata da Castagnetti ha designato un nuovo relatore che sarà la capogruppo del Pd Marinella Samperi che dunque consegnerà all'Aula il parere della giunta per la decisione finale sul caso. Se gli schieramenti dei gruppi saranno simili anche nella votazione finale, il risultato dell'Aula dovrebbe rimanere invariato rispetto a quello della giunta.

Romano è inquisito dai Pm palermitani nell'ambito di un'inchiesta sulle collusioni mafiose in cui l'ex titolare dell'Agricoltura del Governo Berlusconi è indagato per corruzione aggravata in una vicenda che risale agli anni 2003-2004. Romano è accusato di essere uno dei tramiti di alcune aziende collegate alla famiglia Ciancimino che attraverso di lui riciclavano denaro. Il Parlamento a settembre aveva rigettato la mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata proprio a seguito delle indagini della Procura di Palermo, all'epoca la maggioranza votò compatta compresa la Lega che dunque salvò il posto al Ministro Romani.

Il giallo sul via libera all'arresto per Cosentino

La giunta della Camera oggi avrebbe dovuto discutere anche della vicenda Cosentino e dell'arresto chiesto dai giudici per il leader campano del Pdl. Alcune agenzie di stampa avevano annunciato il via libera, poi rilanciato da alcuni giornali, ma la decisione e stata immediatamente smentita da fonti ufficiali. L'onorevole Cosentino invece domani stesso potrebbe essere ascoltato dalla giunta nel proseguimento della discussione. La vicenda Cosentino riguarda i presunti contatti con la camorra e in particolare con il clan dei casalesi che il responsabile del Pdl in Campania avrebbe avuto nel corso della sua carriera politica, così come ricostruito dalle inchieste della procura di Santa Maria Capua Vetere. Sulla decisione della Camera bisognerà aspettare domani, anche se è improbabile che si voti direttamente.

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