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La Camera conferma il via libera alla manovra finanziaria con 316 Sì

In tempi record poco dopo le 15.30, la Camera ha approvato il decreto sulla manovra economica. Attesa per le dichiarazini di voto finali per la definitiva conversione in Legge del provvedimento finanziario, prevista per le 18.
A cura di Antonio Palma
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Camera approva la finanziaria

E’ passato poco dopo le 15.30 anche alla Camera dei Deputati il decreto legge sulla manovra finanziaria, i voti favorevoli sono stati 316, i contrari 284 e 2 gli astenuti. Come promesso insomma la discussione del decreto e la sua approvazione è avvenuta a tempi di record, soprattutto tenendo presente i tempi del nostro Parlamento e il periodo estivo.

Dopo l’incontro dei capigruppo alla Camera e al Senato, vi era stato un accordo sul  limitato numero dei correttivi da apportare già al Senato, che ieri ha approvato il provvedimento, dopo una breve discussione seguita all’intervento del Ministro Tremonti. Ieri sera le opposizioni avevano garantito il regolare svolgimento del voto sia in Commissione bilancio che in Aula senza apportare modifiche rispetto al provvedimento del Senato e senza fare alcun tipo di ostruzionismo. Questa mattina, infatti, non sono stati presentati né emendamenti né ordini del giorno. Il Governo comunque per ovviare a qualsiasi inconveniente ha posto la questione di fiducia in entrambi i rami del Parlamento come ha a annunciato il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito.

La votazione è stata per appello nominale e con voto palese, cioè ogni deputato chiamato si è presentato davanti alla presidenza dichiarando ad alta voce il proprio voto. Il Primo a presentarsi è stato proprio l’autore tanto discusso della manovra, il Ministro Tremonti, e a sottolineare l’importanza dell’evento è arrivato per votare anche il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Per il momento la seduta è sospesa e dovrebbe riprendere a breve per le dichiarazioni finali sul voto di conversione definitivo del decreto in Legge. L’approvazione definitiva è prevista intorno alle 18, appena otto ore dopo l’inizio della discussione e solo dopo un giorno dall’approvazione in Senato, un vero e proprio record di velocità per la nostra politica.

Nonostante questa celerità prodotta per far fronte alla crisi economica, le opposizioni e le parti sociali hanno comunque espresso i loro malumori nei confronti dei contenuti  presenti nel decreto che vanno a colpire in particolar modo famiglie, lavoratori e pensionati.

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