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La bimba sopravvissuta alla strage di Newtown che chiede danni per 100 milioni

Lei, sei anni, ha vissuto l’inferno della Sandy Hook da una classe diversa da quella in cui Lanza ha ucciso più bambini ma da allora non dorme e non vuole tornare a scuola. I genitori chiedono un risarcimento perché lo Stato ha fallito.
A cura di Susanna Picone
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Lei, sei anni, ha vissuto l’inferno della Sandy Hook da una classe diversa da quella in cui Lanza ha ucciso più bambini ma da allora non dorme e non vuole tornare a scuola. I genitori chiedono un risarcimento perché lo Stato ha fallito.

La strage compiuta da Adam Lanza nella scuola elementare Sandy Hook di Newtown, nel Connecticut, non ha sconvolto solo le famiglie di quanti hanno perso la vita in quell’inferno (20 bambini e sei adulti) ma il ricordo di quanto avvenuto è vivo anche in quei bambini che fortunatamente sono riusciti a salvarsi dalla furia del killer. Bambini che, a distanza di settimane dalla strage, non riescono più a dormire bene e che si rifiutano di tornare a scuola. Una di queste ha sei anni, nel giorno della strage si trovava in una classe vicina a quella in cui Adam Lanza ha ucciso il maggior numero di bambini, la piccola si è salvata ma da allora – denunciano i suoi genitori – soffre di traumi psichici ed emotivi. Per questo motivo la sua famiglia ha deciso di fare causa all’istituto di Newtown e allo Stato del Connecticut chiedendo la somma di 100 milioni di dollari come risarcimento per i danni psicologici subiti.

Il risarcimento perché la scuola e le autorità non hanno protetto i piccoli – La notizia è stata riportata dal giornale locale Hartford Courant che spiega come i genitori della bimba sopravvissuta abbiano voluto un’azione legale perché, dal loro punto di vista, sia la scuola che le autorità hanno fallito non riuscendo a proteggere i loro figli in un luogo pubblico. Nella documentazione presentata dall’avvocato vengono spiegati i danni subiti dalla piccola Jilli Doe (il nome è di fantasia) e viene appunto sottolineata l’inadeguatezza delle misure per garantire la sicurezza dei bambini. Secondo la famiglia della piccola, infatti, una persona con problemi come Adam Lanza, potenzialmente a rischio, doveva essere conosciuto dalla polizia. La strage del Connecticut ha spinto di nuovo gli americani a interrogarsi sulla necessità di nuove leggi sulla vendita delle armi: dal punto di vista della Nra però l’unico modo per proteggere i bambini nelle scuole sarebbe quello di far impugnare una pistola anche al personale che vi è all’interno.

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