La baby squillo che difende la madre: “Mi diceva spaccia ma stai attenta”
La mamma della 15enne coinvolta in un giro di prostituzione minorile a Roma non avrebbe saputo nulla. O meglio, avrebbe saputo solo in parte quello che faceva sua figlia in quell’appartamento dei Parioli. Avrebbe saputo della droga, che sua figlia spacciava, ma non che vendeva il suo corpo. È quanto sostiene la giovane, ascoltata di nuovo a dicembre dai magistrati romani. È il Messaggero a riportare le parole della ragazzina in difesa della madre, che tuttora si trova in carcere. “Non se lo merita proprio mia madre di stare là. Non se lo merita… È là da due mesi…Come fate voi a capire? Non ci siete passate”: così la 15enne ai magistrati convinti della consapevolezza della madre che, come è emerso dalle intercettazioni, aveva anche detto a sua figlia che avrebbe voluto ritirarla da scuola. Ma in realtà per la 15enne la mamma non c’entra: “Mi ricordo ancora la sua faccia quando sono venuti i carabinieri. Lei non sapeva niente della prostituzione”.
“Non si è comportata bene ma non mi ha mai fatto mancare niente” – La baby squillo dei Parioli parla dei soldi che lei dava a sua madre, ma dice che la donna non sapeva nulla della sua attività: “Dopo le ho detto che spacciavo”. La mamma in carcere avrebbe saputo solo che in quella casa dei Parioli sua figlia incontrava i clienti a cui forniva la cocaina. E le diceva di stare attenta “a sti clienti”. La giovane parla anche di quanto fossero necessari i soldi in casa: “Mia madre i soldi me li dava, ma non tanti quanti ne avrei voluti, così ho cominciato a prostituirmi”. Insomma, per la giovane non è giusto che sua madre venga accusata: “Sì, parzialmente non si è comportata bene, io lo riconosco, ma non mi ha mai fatto mancare niente”. Nel corso dell’interrogatorio la giovane ha ricordato le giornate da baby squillo: dalle mattinate senza scuola per “avvantaggiarsi” con i clienti, alle serate in discoteca e le vacanze a Ponza con la cocaina.