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L’uragano Patricia arriva in Messico, scatta l’allerta: “E’ potenzialmente devastante”

Venti fino a 260 km/h e onde fino a 4 metri: stato di emergenza sulla costa pacifica, ma l’uragano potrebbe in seguito creare problemi anche al Texas. “E’ il più potente mai registrato”, spiegano gli esperti.
A cura di Biagio Chiariello
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E' stato di emergenza in Messico, dove l'uragano Patricia, formatosi nelle ultime ore nell'oceano Pacifico, si è rafforzato fino a raggiungere la categoria 5, la più alta nella scala di classificazione, e "potenzialmente catastrofica", e sta minacciando le coste occidentali del Paese. Lo hanno annunciato i meteorologi. Secondo la Comision Nacional del Agua (Conagua), quello che viene ormai definito "il super uragano", dovrebbe colpire fra stanotte e domani mattina sullo stato di Jalisco, per poi toccare anche gli Stati di Guerrero, Michoacan e Colima. Sono previste violente piogge, onde alte fino a quattro metri e soprattutto venti che raggiungono la velocità massima di 260 chilometri all'ora. Sono almeno 56 le località costiere messicane in cui è stato proclamato lo stato d’emergenza, mentre anche negli Stati di Nayarit e Oaxaca si prevedono piogge torrenziali. In molti comuni sono state chiuse le scuole, mentre è stata diramata un’allerta ai pescatori affinché restino in porto.  Lo stesso hanno fatto gli Stati Uniti, ordinando ai propri cittadini di allontanarsi dalla costa e di seguire le istruzioni delle autorità messicane. Secondo il Centro nazionale uragani (Nhc) degli Stati Uniti, Patricia potrebbe in seguito creare problemi anche al Texas.

L'uragano Patricia avrebbe una potenza paragonabile a quella del tifone Haiyan che due anni fa fece strage nelle Filippine: 7.300 tra morti e dispersi. Lo ha reso noto l'Organizzazione mondiale della meteorologia (Wmo) delle Nazioni Unite. "Quando toccherà terra sulla costa del Pacifico del Messico", l'uragano sarà accompagnato da "trombe marine, vortici e tornado, con onde nel mare anche di 8 metri". Lo comunica il responsabile della Commissione nazionale per le risorse idriche, Roberto Ramirez de la Parra. "Ci sono inoltre alte probabilità che il mare entri nel territorio nella parte centrale di Jalisco", ha aggiunto de la Parra.

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