L’uomo che voleva mettere al mondo 1.000 bambini
Mitsutoki Shigeta, è un 24enne giapponese, ed è sospettato dalla polizia thailandese di aver avuto almeno 36 bebè da madri surrogate, quattro dei quali sarebbero già stati portati all'estero. Shigeta è figlio di un miliardario magnate delle telecomunicazioni, e ha già lasciato il Paese pochi giorni prima del blitz degli agenti, che in una palazzina di Bangkok hanno scoperto 9 dei suoi piccoli. L'uomo starebbe comunque collaborando, tanto che il test del Dna eseguito sui bambini (e risultato positivo) è stato eseguito a partire da un campione che lui stesso ha inviato agli inquirenti.
Perchè Shigeta lo ha fatto?
Resta da capire il motivo della condotta di Shigeta, contro cui non è ancora stata formalizzata per ora un’accusa ufficiale. Le prime ipotesi sono quelle di traffico di minori, considerando che almeno uno dei quattro neonati portati all’estero è finito in Cambogia. Destinazione che, vista la cattiva reputazione, ha fatto supporre tale congettura. Tuttavia i media giapponesi avrebbero fornito particolari che tendono a confondere ancora di più la situazione. Shigeta avrebbe iniziato a procreare quanti più bebè con l’intenzione di “mettere al mondo mille figli”; non si capisce se per megalomania o per altri scopi. Uno di questi potrebbe essere la volontà di avvalersi di futuri collaboratori-discendenti per gestire il suo immenso capitale economico.
La pratica delle madri in affitto in Thailandia
Lo scandalo è esploso sulla scia della drammatica vicenda del piccolo Gammy, il gemellino Down e con un cuore malato che la madre surrogata thailandese sostiene sia stato rifiutato dai genitori biologici australiani. Sebbene la coppia neghi, il caso ha contribuito a gettare luce sulla oscura pratica delle madri in affitto, teoricamente illegale in Thailandia ma a tutti gli effetti ampiamente attuabile. Le autorità di Bangkok ora hanno promesso un giro di vite sulla pratica.