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Ecco come l’Austria vuole tenere fuori anche chi ha diritto all’asilo politico

Il 5 maggio il presidente del Consiglio Matteo Renzi incontrerà a Roma il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker per discutere della questione. Intanto in Austria è passata una nuova legge sull’immigrazione che restringe i diritti dei richiedenti asilo.
A cura di Claudia Torrisi
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THEMENBILD - Der Grenzübergang an der Grenze zwischen Österreich und Italien, aufgenommen am Mittwoch, 20. April 2016, in Sillian Arnbach. Der Grenzübergang wird aufgrund der Flüchtlingsströme künftig wieder kontrolliert werden // The border crossing on the border between Austria and Italy, taken on Wednesday, April 20, 2016, in San Candido - Prato Drava. The border crossing will be checked again in the future due to the influx of refugees. EXPA Pictures © 2016, PhotoCredit: EXPA/ Johann Groder

Dopo gli annunci e le conferme di ieri circa l'intenzione dell'Austria di costruire una barriera di 370 metri sul confine del Brennero presidiata da 250 poliziotti, oggi pomeriggio a Roma il ministro dell'Interno Angelino Alfano incontrerà il suo omologo austriaco Wolfgang Sobotka. Al rappresentando del governo di Vienna, ha anticipato questa mattina intervenendo su Canale 5, il titolare del Viminale dirà "con grande chiarezza che le decisioni unilaterali vanno contro le regole europee. È inaccettabile la logica di alzare muri, anche perché i transiti Italia-Austria sono al minimo storico da quando esiste Schengen". Dalle dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri dal capo della polizia del Tirolo Helmut Tomac era emersa anche la possibilità paventata dall'Austria di poter fare controlli su treni e mezzi già sul territorio italiano. Un'eventualità che però è stata rigettata dal nostro paese: intervistato da SkyTg24, Alfano ha detto di escludere "che qualcuno venga a controllare nel nostro territorio".

Il 5 maggio il presidente del Consiglio Matteo Renzi incontrerà a Roma il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker per discutere della questione. Mina Andreeva, portavoce dell'esecutivo Ue, ha fatto sapere che "la Commissione europea segue tutti gli sviluppi in Europa che vanno contro la tabella di marcia per tornare al normale funzionamento della libera circolazione nelllo spazio comunitario".  In particolare, il progetto austriaco della barriera al Brennero è vista "con grave preoccupazione. La Commissione valuterà qualsiasi misura decisa o annunciata dal governo austriaco secondo i criteri di necessità e proporzionalità". Dal canto suo Renzi ha già detto ieri che "l'ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro". Il premier ha anche criticato il fatto che si parli di "emergenza", considerato che "nei primi quattro mesi dell'anno il numero dei migranti arrivato in Italia è inferiore a quello del 2014 e sostanzialmente uguale a quello del 2015".

Intanto l'Austria ha approvato una nuova legge sull'immigrazione, che restringe i diritti dei rifugiati politici, riducendo la validità dell'asilo a tre anni. Secondo quanto riporta la Bbc, il provvedimento concede al governo austriaco la possibilità di dichiarae lo "stato d'emergenza" sulla crisi dei migranti, e rigettare molte richieste di protezione, comprese quelle provenienti da paesi in guerra come la Siria. Secondo il direttore di Amnesty Europa, Gauri van Gulik, "questi emendamenti sono un tenativo lampante di tenere la gente fuori dall'Austria e dal suo sistema d'asilo". Il ministro Sobotka, però, ha replicato che Vienna non aveva altra scelta, "visto che molti paesi dell'Unione non riescono a fare la loro parte" nel limitare i flussi di migranti e rifugiati e l'Austria "non può assumersi il fardello di tutto il mondo". All'indomani dell'approvazione del pacchetto di leggi, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha parlato davanti al parlamento austriaco, scagliandosi contro le "politiche sull'immigrazione e i rifugiati sempre più restrittive" adottate dagli stati Ue, che rappresentano un "messaggio molto negativo sugli obblighi degli Stati membri previsti dalla legislazione internazionale e dal diritto europeo. Sono allarmato dalla crescente xenofobia qui e altrove".

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