L’Europa ci bacchetta e Berlusconi apre alla riforma delle pensioni

L'Europa pretende dall'Italia delle risposte concrete. Servono riforme per la crescita e misure per la riduzione del debito, e servono subito. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, lo hanno ribadito, nell'ormai abituale conferenza stampa congiunta, il premier francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Ed entro mercoledì, giorno in cui è fissato il prossimo vertice europeo, tutti si aspettano che Berlusconi abbia già messo nero su bianco alcune delle misure. Ne sapremo di più stasera, quando terminerà il Consiglio dei Ministri fissato per le 18.

Riforma delle pensioni

Berlusconi non si è mostrato assolutamente turbato dalle osservazioni a dire il vero poco lusinghiere delle istituzioni europee e ha dichiarato che gli saranno da sostegno "per fare cose che non ho potuto fare sinora, per colpa di altri". Al termine del Consiglio europeo a Bruxelles, il Cavaliere ha dichiarato senza mezzi termini di puntare alla riforma delle pensioni: "Nell'Ue– ha affermato- si è parlato di età pensionabile uguale per tutti  e fissata a 67 anni. Lo farò presente alla Lega anche perché siamo l'unico Paese ad avere anche le pensioni di anzianità. Bossi ha a cuore i pensionati. Ma questo non collide. Gliene parlerò". Già, gliene parlerà ma bisognerà capire con quali risultati; non è un mistero, infatti, che provvedimenti di questo tipo non piacciono al Carroccio, da sempre sensibile ai problemi dei pensionati. Oltre alla riforma delle pensioni, Berlusconi sta pensando anche alla vendita di alcuni immobili di proprietà dello Stato, magari per poter raggiungere prima il pareggio di bilancio fissato per il 2013.

I sorrisi ironici di Sarkozy e della Merkel

Durante la conferenza stampa congiunta a Bruxelles, il premier francese Nicolas Sarkoxy e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno risposto con dei sorrisi ironici a una giornalista di Radiofrance che chiedeva loro cosa avessero detto al premier Silvio Berlusconi e se fossero rassicurati dalle sue risposte. La sala è scoppiata a ridere. Poi Sarkozy è tornato serio e ha detto: "Confidiamo nel senso di responsabilità dell’insieme delle autorità italiane politiche, finanziarie ed economiche", senza citare Berlusconi. Quest'ultimo, come suo solito, ha sminuito l'accaduto, sentenziando: "Se l'è presa per Bini Smaghi", il membro del board della Bce che, a seguito della nomina di Draghi a Presidente, avrebbe dovuto dimettersi per far spazio a un collega francese (vista l'uscita di scena del predecessore di Draghi Trichet). Sicuri che sia stato solo per quello?