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L’espulsione di Alma Shalabayeva fu richiesta dai kazaki, il Viminale sapeva

Dai documenti allegati alla relazione del capo della polizia Alessandro Pansa emerge che fu il governo Kazako a richiedere l’espulsione della moglie di Ablyazov e non un effetto collaterale della ricerca del marito.
A cura di Antonio Palma
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La polizia italiana e il Viminale sapevano benissimo chi era Alma Shalabayevae anzi il blitz nella villetta di Casalpalocco era destinato anche a rimpatriare la moglie del dissidente kazako Ablyazov. E' la verità che raccontano le carte depositate nell'inchiesta interna del Prefetto Pansa in Parlamento. Non è vero dunque che l'espulsione della signora fu un effetto collaterale della ricerca del marito perché trovata senza documenti in regola, come racconta Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera un cablogramma arrivato direttamente da Astana via Interpol e giunto a Roma la mattina del 31 maggio, cioè quando la signora era ancora in Italia, chiedeva espressamente il rimpatrio di Alma Shalabayeva fornendo tutte le indicazioni sui suoi documenti. Nella nota inviata al Viminale dal governo kazako infatti si leggeva in inglese "In caso di accertata permanenza illegale di Alma Shalabayeva in Italia, chiediamo alle vostre autorità di trasferirla in Kazakistan" e si allegavano i numeri di passaporto regolari rilasciati in Kazakistan.

Il Viminale sapeva della signora – A questo punto con tutte le informazioni disponibili la polizia italiana con un semplice controllo avrebbe potuto accertare immediatamente lo status della signora ma ciò non avvenne. Nella nota trasmessa alla questura infatti è scritto "Preghiamo di identificare le persone che vivono nella villa. Non è escluso che nella villa conviva la moglie Alma Shalabayeva nata il 15 agosto 1966" ma la questura chiese alla Farnesina  di verificare solo il passaporto rilasciato dalla Repubblica Centroafricana, poi rivelatosi irregolare, e non quello ufficiale kazako. A questo punto appare assai improbabile che i vertici della polizia non sapessero dell'espulsione della moglie e della figlia di Ablyazov come hanno raccontato in questi giorni, visto che la richiesta era partita direttamente dal Kazakistan.

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