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Ebola, il vaccino in fase sperimentale guarisce 18 scimmie

Le buone notizie – l’impegno degli stati europei, i risultati incoraggianti del vaccino in fase sperimentale e la rettifica sul contagio in Kenya – non bastano e l’Oms avverte: si potrebbe arrivare a 20 mila contagi.
A cura di Redazione
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Le cattive notizie circa l'epidemia di ebola sono più veloci del virus stesso. La possibilità di un contagio in Kenya, ventilata nei giorni scorsi, è stata fortemente negata dall'ambasciata africana a Roma, che aggiunge che "chi soggiorna a Nairobi o presso le località balneari costiere oppure è impegnato in safari, non corre alcun rischio". L'epidemia di ebola, che al momento ha fatto 1.552 in Africa occidentale, preme comunque sui confini degli stati del Continente nero, che promuovono ovunque misure di profilassi finalizzate a tenere lontano il virus.

I paesi interessati dal virus dell'ebola sono Liberia, Sierra Leone, Guinea e, dopo il recente contagio, in Nigeria. Il Kenya ha allertato tutte le autorità che controllano gli ingressi al paese via terra, mare e aria e ha rinforzato il personale medico per garantire diagnosi precoci. "L'Organizzazione mondiale della Sanità – spiega ancora l'ambasciata keniota a Roma – ha chiarito che il profilo di rischio del Kenya rispetto a Ebola non è cambiato, come riportato dai media".

L'Unione Europea intanto ha espresso "preoccupazione" per la diffusione del virus in Africa e durante l'ultimo vertice ha incoraggiato gli stati membri a dare il proprio supporto ai paesi africani affinché l'epidemia possa essere arrestata. La Farnesina ha programmato interventi per un valore di 1,5 milioni euro, che forniranno agli stati africani personale medico specializzato, medicine, attrezzature e sistemi di sorveglianza. L'Organizzazione Mondiale della Sanità intanto ha fatto sapere che in Africa si rischiano 20 mila casi di contagio.

Intanto l'ebola è giunta anche in Senegal, sebbene si tratti in realtà di un cittadino della Guinea che sembra abbia contratto il virus a marzo. Accertata la presenza della malattia, l'uomo è stato messo in quarantena. In Liberia, il paese in cui l'epidemia ha fatto il maggior numero di decessi, i marinai non possono più sbarcare. Il personale delle navi commerciali può raggiungere il porto se fornito di lasciapassare, ma normalmente nessuno potrà scendere a terra.

Prosegue la sperimentazione del vaccino. Zmapp, il farmaco con cui sono stati trattati i due cittadini statunitensi che avevano contratto la febbre emorragica in Guinea, è stata testata su diciotto scimmie a cui era stato inoculato il virus. Secondo quanto pubblicato venerdì 29 agosto dal Nature, le scimmie risultano guarite, ma gli esperti avvertono che bisogna comunque tenere presente la grande capacità del virus di evolversi.

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