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L’autopsia sul rapinatore ucciso dal benzinaio: “Colpito da un solo proiettile alla gamba”

Il rapinatore ucciso dal benzianio con un solo colpo di fucile che lo ha raggiunto sopra il ginocchio durante l’assalto.
A cura di Antonio Palma
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L'autopsia sul cadavere del rapinatore ucciso durante un assalto a una gioielleria di Ponte di Nanto, nel basso Vicentino, conferma la ricostruzione del benzinaio che ha sparato. Sul corpo della vittima infatti l'esame autoptico svolto a Vicenza ha rivenuto una sola ferita da arma da fuoco dovuta a un colpo di fucile alla gamba destra. La causa di morte del nomade 41enne Albano Cassol sarebbe da ricondurre dunque ad uno shock emorragico, probabilmente conseguente di quell'unico colpo che per sua sfortuna ha lesionato l’arteria femorale. L'autopsia sul cadavere, ordinata dal pm Cristina Gava che indaga ora sul caso e condotta dal dottor Vito Cirielli in presenza dei difensori dei familiari della vittima e di quelli del benzinaio indagato, ha stabilito che il proiettile ha colpito Cassol poco sopra il ginocchio della gamba destra.

Proseguono le indagini

I periti dell’accusa e i consulenti delle parti comunque hanno chiesto sessanta giorni per scrivere le loro conclusioni in base all'esame. Per ricostruire il tutto ovviamente, oltre all'autopsia sulla vittima, saranno fondamentali anche le perizie balistiche sul posto per accertare l'esatta dinamica dei fatti. A questo proposito proseguono i rilievi dei reparti scientifici delle forze dell'ordine intorno al distributore di benzina. Proprio sul luogo della sparatoria infatti sono stati trovati nuovi fori di proiettile nell'edificio del distributore di benzina.

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