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Ogni cane è un individuo a sé: lì dove noi vediamo tutti i cuccioli come dei teneri batuffoli di pelo soffice, ognuno di loro svilupperà una sua personalità che lo renderà un soggetto unico a seconda delle sue motivazioni (i desideri e i bisogni di ogni cane), del contesto in cui vivrà, delle esperienze che farà e della relazione che ha con la sua persona di riferimento. Uno studio condotto da alcuni ricercatori del Dipartimento di Medicina Animale da Produzione dell'Università di Helsinki, in Finlandia, ora può aiutarci però a prevedere come sarà da adulto il piccolo cane che è entrato a far parte della famiglia.
Impulsività, autonomia, paura si possono prevedere sin da cuccioli: lo studio su più di 1440 cani
Sono ben 1456 i cuccioli di età compresa tra 3 e 7 mesi con cui hanno ‘lavorato' gli esperti che hanno sottoposto gli animali a dei test cognitivi per riuscire a ipotizzare che tipo di personalità avrebbero potuto sviluppare nel corso del tempo e definire le loro attitudini e preferenze da adulti. Il team di ricerca non è nuovo a questo tipo di approfondimento, attraverso infatti ricerche precedenti aveva già identificato determinate caratteristiche della personalità e dell'intelligenza dei cani in base alla razza di appartenenza.
Questa volta, però, i ricercatori hanno focalizzato l'attenzione sull'identificare dei fattori predittivi in base ai comportamenti espressi dai cuccioli di fronte ad alcuni test cognitivi e comportamentali come la capacità di seguire i gesti umani per comprendere la loro addestrabilità, il livello di energia e di impulsività e la reazione di fronte a un compito irrisolvibile per ipotizzare il livello di paura nei confronti degli estranei una volta poi diventati adulti.
Di tutti gli animali poi sono stati 99 quelli che il team ha incontrato di nuovo quando avevano raggiunto gli otto anni d'età, proprio per verificare se quanto avevano supposto corrispondeva alla realtà e scoprendo che "nei cani alcuni tratti cognitivi e di personalità come l'impulsività, la facilità di addestramento, il livello di energia e la paura degli estranei sono relativamente stabili e possano essere previsti fin dalla tenera età".
"I test cognitivi sui cuccioli – precisano gli esperti nello studio – potrebbero potenzialmente aiutare i proprietari a identificare i tratti sottostanti che potrebbero essere collegati alla futura educazione e a potenziali comportamenti problematici".
Comprendere il comportamento del cane per aiutarlo sin da cucciolo
Secondo quanto emerso, dunque, i ricercatori indicano che si possono fare dei percorsi educativi insieme al cucciolo finalizzati proprio a sviluppare le sue capacità cognitive in base alle sue effettive preferenze e ai comportamenti che già da piccolo esprime e lavorare da subito per evitare dei risvolti problematici come ad esempio aiutare il cucciolo impulsivo a controllarsi di più, offrire maggiore contatto umano per quelli molto indipendenti o, ancora, incoraggiare e supportare quelli meno autonomi. "Inoltre – sottolineano gli esperti – sapere che un cane ha la tendenza a comportarsi in modo impulsivo aiuta il proprietario a comprenderne il comportamento, invece di etichettarlo come cattivo/stupido se presenta difficoltà nell'addestramento o nella vita di tutti i giorni".
Uno dei risultati più importanti infine è stata l'individuazione precoce della paura nei confronti delle persone da piccoli e la corrispondenza della stessa emozione anche in età adulta. "La socievolezza/paura è molto importante per il benessere del cane – concludono gli esperti – e l'aggressività verso gli sconosciuti è spesso proprio motivata dalla paura. Pertanto, il riconoscimento precoce e i consigli corretti su come procedere con un cucciolo pauroso sono molto importanti".