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I gufi, e più in generale tutti i rapaci notturni come civette, barbagianni e allocchi, sono uccelli che hanno sempre suscitato emozioni contrastanti nell'immaginario collettivo. Da un lato, la loro abilità di riuscire a volare silenziosamente nella notte e i grandi occhi penetranti li rendono simboli di mistero e persino saggezza. Dall'altro, tuttavia, le loro vocalizzazioni cupe e l'abitudine di apparire nell'oscurità li hanno spesso dipinti anche come presagi di sventura o addirittura di morte.
Naturalmente, si tratta solo di significati simbolici privi di qualsiasi riscontro reale, ma rimangono comunque aspetti affascinanti del simbolismo legato a questi uccelli. Ma quindi vedere un gufo, per le credenze popolari, porta fortuna o sfortuna? La risposta non è così semplice e, come vedremo, dipende molto dalla cultura di riferimento e persino dalla specie. La parola "gufo", infatti, si riferisce spesso genericamente a numerose specie diverse, alcune molto diverse tra loro.
Vedere un gufo porta bene o male?
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I rapaci notturni appartengono all'ordine degli strigiformi (dal latino "strix", che ha dato origine alla parola "strega") e comprendono diverse specie presenti anche qui in Italia. Tra queste c'è il gufo comune (Asio otus), riconoscibile per i caratteristici ciuffi auricolari e il piumaggio mimetico, e il gufo reale (Bubo bubo), il più grande di tutti, ma anche altre specie come allocco (Strix aluco), barbagianni, (Tyto alba), civetta (Athene noctua), assiolo (Otus scops) e altre ancora.
La credenza che gufi e altre specie portino sfortuna è ben radicata in molte culture, specialmente qui in Europa meridionale, in particolare in Italia. In passato, i versi di gufi e civette erano considerati persino un presagio di morte: si credeva che sentirne uno annunciasse la sventura o addirittura il decesso imminente di una persona cara. Questa superstizione si riflette anche nel linguaggio, dove l'espressione "essere un gufo" o "gufare" sono ancora oggi ampiamente utilizzate per indicare chi porta o desidera le sfortune per altri.
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Tuttavia, in altre tradizioni gufi e civette hanno un significato completamente opposto. Nell'antica Grecia, la civetta era per esempio associata ad Atena (da cui ha preso anche il nome latino), la dea della saggezza, e rappresentava l'intelligenza e la conoscenza. Per questo motivo, i gufi in generale sono stati a lungo simbolo di erudizione e di chiaroveggenza. Anche in Giappone il gufo è visto come un portafortuna: la parola "fukurō" (che significa "gufo" in giapponese) è associata alla protezione e alla buona sorte.
In alcune culture dei popoli nativi americani, invece, il gufo è legato al mondo degli spiriti e può avere sia un significato positivo che uno negativo, a seconda della tribù e del contesto in cui appare. Alcuni lo vedono come guida spirituale, altri come messaggero della morte. I rapaci notturni sono quindi tra gli animali, soprattutto tra gli uccelli, più presenti ne simbolismo e nelle culture umane praticamente da sempre, per questo non sorprende che ancora oggi attirino così tanto interesse e curiosità.
Vedere un gufo di giorno, il significato
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La maggior parte dei gufi e dei rapaci notturni sono attivi soprattutto nelle ore notturne o al crepuscolo, ma non è raro così avvistarli anche di giorno. Questo può accadere per diversi motivi: alcuni individui possono essere disturbati durante il riposo e spostarsi alla ricerca di un luogo più tranquillo, mentre altre specie hanno abitudini più diurne. Il gufo comune , per esempio, spesso riposa su rami esposti, formando dormitori comuni in inverno anche in città. In queste occasioni, è facile osservarlo anche alla luce del giorno.
Il gufo di palude (Asio flammeus), invece, è una sorta di eccezione tra i rapaci notturni, perché è attivo prevalentemente di giorno , specialmente in ambienti aperti come le zone umide e le praterie e durante la migrazione, quando è più facile osservarlo qui in Italia. Vedere un gufo di giorno non è quindi un evento cos insolito né ha necessariamente un significato simbolico. Piuttosto, è una bella occasione per ammirare da vicino uno di questi straordinari animali e la prova che sono ancora intorno a noi.
Le caratteristiche del gufo nella tradizione
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Al di là delle superstizioni e delle credenze popolari legate alla fortuna-sfortuna, i gufi vengono spesso visti anche come simbolo di saggezza e intelligenza. Questa immagine è profondamente radicata sia nella cultura popolare che nella letteratura. Nelle fiabe e nei racconti, per esempio, il gufo è spesso raffigurato come l'animale saggio di tutti, in grado di dare consigli e guidare i protagonisti. Un esempio è il gufo del cartone animato degli anni 90 Gli animali del bosco piccolo, che aiuta gli altri animali con le sue conoscenze.
Un altro esempio famoso è il gufo Anacleto nel film Disney La spada nella roccia, burbero, irascibile, ma sapiente e fedele compagno del mago Merlino. Questa rappresentazione si riflettono persino in ambito scolastico e accademico: non a caso, il gufo è spesso scelto come simbolo di istituzioni educative, scuole, università e librerie. Il suo sguardo penetrante e la sua capacità di vedere nell'oscurità lo rendono metafora della continua ricerca della conoscenza e della capacità di saper vedere ciò che è nascosto.
Vedere un gufo, quindi, non è né di per sé un segno di sfortuna né un presagio di buona sorte. Il suo significato varia a seconda della cultura e delle credenze personali, ma al di là delle superstizioni, osservare uno di questi meravigliosi rapaci, perfettamente adattati alla vita notturna, dovrebbe essere vissuto più che altro come un privilegio: un'occasione per scoprire da vicino alcuni dei più affascinanti rappresentanti della nostra bistrattata biodiversità.