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7 Aprile 2025
16:20

Una tartaruga gigante delle Galápagos è diventata mamma alla veneranda età di 100 anni

Le tartarughine nate al Philadelphia Zoo contribuiranno a salvare questa rara preziosa sottospecie di tartaruga gigante delle Galápagos, considerata in pericolo critico di estinzione.

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Mommy, circa 100 anni di età, è arrivata allo zoo di Philadelphia nel 1932. Foto di Philadelphia Zoo

Una tartaruga gigante delle Galápagos è diventata mamma per la prima volta alla veneranda età di circa 100 anni, guadagnandosi così il primato per la prima femmina della sua specie a riprodursi a un'età così avanzata, ma anche una delle poche in tutto il mondo a far schiudere con successo le sue preziose uova in cattività. Il lieto evento è infatti avvenuto al Philadelphia Zoo, dove il rettile – una femmina di Chelonoidis niger porteri chiamata curiosamente proprio Mommy – vive da oltre novant'anni: è arrivata lì nel lontano 1932.

La tartaruga appartiene a una particolare sottospecie originaria dell'isola di Santa Cruz, nelle Galápagos, oggi considerata "In pericolo critico" di estinzione dalla IUCN, l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Secondo quanto riportato in un comunicato, si tratta della prima volta che lo zoo riesce a far schiudere uova di questa particolare sottospecie in oltre 150 anni di storia. Le piccole tartarughine, quattro in tutto, entreranno ora a far parte del programma di riproduzione in cattività per la tutela di questa specie.

Il loro papà, una maschio di nome Abrazzo e più o meno della stessa età della mamma, è arrivato al Philadelphia Zoo nel 2020 dallo zoo di Riverbanks, in South Carolina, dove era già riuscito a riprodursi con successo. Dopo essersi accoppiato con Mommy, lo scorso novembre la femmina ha poi deposto 16 uova, trasferite all'interno di incubatrici artificiali dove il controllo della temperatura ha permesso sia di aumentare le possibilità di schiusa che di tentare di ottenere un mix più o meno equilibrato di maschi e femmine.

Nelle testuggini e nelle tartarughe, infatti, il sesso è determinato dalla temperatura di incubazione. Finora, tuttavia, si sono schiuse soltanto le uova incubate a temperature più elevate, e quindi sono tutte femmine. Chelonoidis niger porteri è una delle tante sottospecie di tartaruga gigante delle Galápagos che si sono evolute e differenziate sulle varie isole dell'arcipelago. È tra l'altro anche una delle più grandi, con i maschi che possono superare il metro e ottanta di lunghezza e arrivare a pesare ben 250 kg.

In natura, tuttavia, come per altre specie e sottospecie, la popolazione è purtroppo diminuita drasticamente in passato a causa della caccia (venivano comunemente mangiate dai marinai che le imbarcavano anche vive come "dispense viventi" di cibo) e, più recentemente, per via della distruzione dell'habitat e della competizione con specie invasive come le capre, oltre che per la predazione da parte di animali introdotti dagli esseri umani come ratti e gatti, che possono mangiare sia le uova che le tartarughine appena nate.

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Le uova schiuse sono quattro, tutte femmine, e contribuiranno a salvaguardare questa sottospecie in serio pericolo di estinzione. Foto di Philadelphia Zoo

Con meno di 50 individui presenti in vari giardini zoologici statunitensi, la nascita di queste nuove piccole tartarughe rappresenta quindi un contributo molto importante per la conservazione e per il futuro della tartaruga gigante di Santa Cruz. Secondo Ashley Ortega, che coordina il piano di sopravvivenza per questa particolare sottospecie, il successo ottenuto a Philadelphia potrebbe servire da modello per i futuri tentativi di riproduzione anche in altre strutture, così da far crescere ancor più rapidamente la popolazione in cattività.

Le tartarughe giganti sono già famose per la loro incredibile longevità e possono riprodursi per gran parte della loro lunga vita. In passato, sono stati documentati individui che hanno superato persino i 170 anni di età, alcuni dicono anche oltre 200. Tuttavia, il caso di Mommy è considerato particolarmente raro perché è il primo episodio di riproduzione documentata avvenuto in età così avanzata. Le sue tre covate precedenti, infatti, non hanno prodotto nemmeno un uovo fertile.

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