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“Una piccola luce in un grande dolore”: la storia della cagnolina Billie sparita durante l’attacco del 7 ottobre e ritrovata a Rafah

La cagnetta viveva insieme alla sua famiglia nel kibbutz Nir Oz dove avvenne uno degli attacchi di Hamas durante l'operazione Diluvio di Al Aqsa del 7 ottobre 2023 in cui persero la vita due membri della sua famiglia. Un militare l'ha ritrovata a Rafah e attraverso il microchip è riuscito a riportarla tra le braccia di Rachel, la sua persona di riferimento sopravvissuta all'assalto.

17 Aprile 2025
11:04
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Billie, una femmina di Cavalier King Charles Spaniel, viveva nel kibbutz Nir Oz nella parte nord-occidentale del deserto del Negev, a due chilometri dalla striscia di Gaza. Quel 7 ottobre 2023 era insieme alla sua famiglia composta da Rachel e il suo ex marito Itzhak Dancyg e dove viveva anche Alex, il fratello della donna. La data è quella del massacro compiuto in diverse zone di Israele da Hamas, quell'operazione militare chiamata "Diluvio di Al Aqsa" che ha portato all'attuale conflitto israelo-palestinese. Tra le vittime dell'assalto al kibbutz finirono il fratello e l'ex marito di Rachel che furono rapiti e uccisi. Nel caos dell'attacco anche Billie sparì ma ora è stata ritrovata.

Sono passati 18 mesi da quando la donna aveva perso le speranze di rivedere la cagnetta ma all'improvviso una telefonata ha cambiato il loro destino e concesso a Rachel e Billie di ritrovarsi. “Abbiamo trovato il vostro cane”: sono state queste le parole di Aviad Shapira, un soldato dell'esercito israeliano che martedì scorso è riuscito a raggiungere Lee Maor, la figlia di Rachel. "Non potevo crederci. Ho chiesto una foto. Ero davvero confusa".

Il militare ha così raccontato a Rachel del suo incontro con Billie, avvenuto tra le macerie di Rafah dove la cagnetta vagava a circa 15 chilometri dal kibbutz: "L'ho incontrata tra le macerie. Si è avvicinata alla nostra unità e non si è più allontanata, forse perché ci ha sentito parlare in ebraico. Le ho detto ‘shalom’ e lei mi è saltata addosso e così ho capito che non era di lì". Shapira l'ha così presa con sé e l'ha riportata in Israele dove si è recato da un veterinario che ha controllato il suo stato di salute e verificato il microchip scoprendo appunto che era Billie.

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L'ex marito di Rachel è stato sepolto lo scorso agosto. Il fratello invece solo il mese scorso, dopo essere stato restituito ai suoi cari nell'ambito dell'accordo tra Israele e Hamas sulla restituzione degli ostaggi vivi e dei cadaveri di chi ha perso la vita in prigionia. Rachel ha dichiarato che aveva perso qualsiasi speranza di rivedere la cagna, considerando anche che con gli altri membri della famiglia sopravvissuti all'assalto avevano cercato Billie per mesi, ma una macchia di sangue trovata in casa li aveva portati a pensare che fosse stata uccisa anche lei.

"È un miracolo", ha detto Rachel all'Associated Press, poche ore dopo essersi riunita alla sua Cavalier King, che ora ha 3 anni e mezzo. "Come ha fatto a sopravvivere? Sembra comunque felice di essere a casa, anche se è un po' disorientata e ha perso peso. Ci vorrà del tempo per vedere come l'ha influenzata l'odissea che anche lei ha visssuto".

Il momento del ricongiungimento è stato molto pubblicizzato dai media israeliani e dall'IDF. In un post su Facebook, la comunità dei sopravvissuti all'attacco che ancora abitano nel kibbutz hanno definito la riunione "una piccola luce in un grande dolore".

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