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11 Gennaio 2025
13:00

Un raro “pescecane dalla pelle rugosa” è stato filmato per la prima volta ai Caraibi

Lo squalo Centroscymnus owstonii appartiene famiglia degli squali dormienti, predatori misteriosi che vivono in profondità e che sono estremamente difficili da osservare. Un spedizione scientifica nel mar dei Caraibi è riuscita però a filmarlo grazie a un'esca e a una telecamera controllata a distanza.

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Screenshot da video di Cayman Islands Department of Environment

Il misterioso mondo degli abissi continua lentamente a svelarci alcuni dei suoi segreti, che nascondono animali affascinanti e ancora poco conosciuti, come gli squali dormienti, la famiglia a cui appartiene il più noto squalo della Groenlandia. Grazie alle moderne tecnologie, è infatti possibile esplorare aree fino a poco tempo fa inaccessibili ed è proprio in questo contesto che arriva l'ultima scoperta: il primo avvistamento di Centroscymnus owstonii nel Mar dei Caraibi, conosciuto in inglese come "pescecane dalla pelle rugosa".

L'avvistamento è durante una spedizione scientifica nel Mar dei Caraibi al largo di Little Cayman, la più piccola delle Isole Cayman, nell'agosto del 2023. Gli scienziati hanno utilizzato un sofisticato sistema di video subacqueo di profondità con esca (dBRUVS, Deep Baited Remote Underwater Video System) per studiare le specie marine che abitano quei fondali. E a oltre 1.000 metri di profondità – precisamente 1.054 metri – il sistema controllato da remoto è riuscito ad attirare questa misteriosa specie.

Un squalo cosmopolita, ma ancora poco conosciuto

Questo squalo, conosciuto in italiano anche come centroscimno dalla pelle rugosa o di Owston, è una specie di piccole dimensioni, che raggiunge circa 120 centimetri di lunghezza. Venne osservato per la prima volta in Giappone, ma nonostante la sua ampia distribuzione geografica, le informazioni sulla sua ecologia e sul suo comportamento rimangono scarse e sono state ricavate soprattutto da individui catturati accidentalmente dai pescatori.

Proprio per questo, si tratta di un'osservazione molto importante, considerando anche che è la prima volta che la specie viene filmata nelle Grandi Antille e nell'area centrale del Mar dei Caraibi. Inoltre, rappresenta anche una nuova aggiunta alla biodiversità documentata alle Isole Cayman, come segnalato dagli autori della scoperta in un breve report scientifico pubblicato recentemente sul Journal of Fish Biology. Nessuno ne aveva infatti mai visto o pescato uno da quelle parti.

Un avvistamento prezioso, possibile solo grazie alla tecnologia

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Pescecane velluto nasolungo (Centroscymnus crepidater), specie simile a quella osservata ai Caraibi. Foto da Wikimedia Commons

Durante la spedizione, i ricercatori hanno inizialmente osservato un singolo individuo avvicinarsi all'esca alimentare, seguito successivamente da altri due squali osservati contemporaneamente. Complessivamente, gli squali sono apparsi davanti alla telecamera ben 54 volte e i ricercatori sono riusciti a catturare quasi 11 minuti di filmati per una specie che, in vita, è estremamente difficile anche solo da osservare. Questo studio dimostra quindi quanto sia fondamentale oggi la tecnologia nel monitoraggio della biodiversità degli abissi marini.

«Questa scoperta evidenzia come i sistemi dBRUVS possano essere uno strumento prezioso per l'esplorazione e lo studio della biodiversità in profondità, arricchendo le nostre conoscenze sulla biologia delle specie di squali degli abissi», sottolineano gli autori nello studio. Del resto, negli ultimi tempi sempre più spesso ROV sottomarini e sistemi comandati a distanza ci stanno regalando immagini di specie rare o persino completamente sconosciute.

C'è ancora tanto da scoprire nelle profondità degli abissi

Lo scorso dicembre, per esempio, vi avevamo raccontato di una spedizione nelle profondità del Pacifico sud-occidentale, nei pressi della fossa di Tonga, che è riuscita a immortalare in un video un altro raro squalo dormiente (Somniosus pacificus) che vive negli abissi e che è strettamente imparentato con il più famoso squalo della Groenlandia (S. microcephalus). Grazie a un sistema con esca alimentare molto simile a quello utilizzato nel mar dei Caraibi, i ricercatori sono riusciti a immortalare persino il morso di questa rara specie.

Ogni nuova scoperta come queste, ci ricordano quindi quanto ancora ci sia da scoprire sugli animali che popolano le oscure profondità degli abissi, un mondo che custodisce segreti millenari e specie dalle forme e dai comportamenti incredibili. Questi filmati inediti dello squalo dalla pelle rugosa non solo amplia quindi la mappa della sua distribuzione, ma rappresenta un ulteriore piccolo passo che ci aiuta a svelare la misteriosa vita delle profondità degli oceani.

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