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17 Aprile 2025
12:27

Un pesce simile a un piranha e con denti “umani” ha fatto chiudere un resort in Brasile: ecco perché attacca

In Brasile, un resort è stato costretto a chiudere dopo ben 94 attacchi ai bagnanti da parte dei tambaqui, un pesce d'acqua dolce imparentato ai piranha e con denti simili a quelli umani. Secondo gli esperti, gli incidenti sono aumentati per colpa del cibo lanciato in acqua e dell'interazione eccessiva da parte dei turisti.

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In Brasile, un resort è stato costretto a chiudere dopo una serie anomala di attacchi ai turisti da parte di un pesce simile ai piranha. Foto da Wikimedia Commons

In Brasile, un noto resort che sorge a Praia da Figueira, una delle mete turistiche più amate per chi cerca relax e natura, è stato costretto a chiudere i battenti dopo una serie di attacchi da parte di un pesce d'acqua dolce che somiglia a un piranha e dotato di denti sorprendentemente simili a quelli umani: il tambaqui, conosciuto anche come pacu nero. Gli episodi si sono concentrati soprattutto nel 2024, con oltre 30 attacchi documentati e 94 persone ferite, alcune in modo anche grave.

In uno dei casi più eclatanti, una turista ha addirittura perso parte di un dito in seguito a un morso. In altri, le ferite riportate hanno comunque richiesto punti di sutura e assistenza medica immediata. Le autorità hanno quindi bloccato temporaneamente l'accesso alla laguna lungo il fiume e avviando una serie di indagini che hanno portato i biologi a puntare il dito proprio verso il tambaqui, il cui nome scientifico è Colossoma macropomum.

Chi è il tambaqui, il pesce dai denti "umani"

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Il tambaqui, come altre specie di pacu, ha evoluto denti piatti e larghi – simili ai molari umani – per rompere semi e noci. Immagine da Wikimedia Commons

Il tambaqui appartiene alla stessa famiglia dei piranha, ma a differenza dei suoi cugini più famose, non ha una dieta carnivora. Mangia prevalentemente frutta, semi e noci che cadono dagli alberi lungo le rive dei fiumi, ed è proprio per questo che ha evoluto un apparato dentale – simile ai nostri molari – capace di spaccare i gusci più duri. Raggiunge dimensioni notevoli, fino a 1 m di lunghezza per oltre 40 kg di peso. Secondo gli esperti, in luoghi come i resort i turisti spesso danno da mangiare ai pesci in acqua, ed è quindi più facile che si verifichino incidenti.

I tambaqui possono confondere un dito per un pezzo di frutta, oppure mordere involontariamente. Non ci sarebbe quindi una maggiore aggressività dietro l'aumento degli incidenti, ma comportamenti umani sconsiderati. Ed è proprio questa interazione costante e inappropriata tra umani e fauna a essere finita sotto i riflettori. Gli esperti parlano di comportamenti alterati, dovuti al contatto troppo ravvicinato e prolungato con le persone: la presenza massiccia di turisti e il cibo lanciato cibo in acqua possono trasformarli in animali confidenti e pericolosi.

Quando la curiosità verso gli animali diventa pericolosa

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La spiaggia di Praia da Figueira è solo uno dei tanti esempi di come il turismo non regolamentato e l’interazione sbagliata e inconsapevole con gli animali selvatici, possano avere conseguenze imprevedibili e pericolose

La spiaggia di Praia da Figueira è solo uno dei tanti esempi di come il turismo non regolamentato e l'interazione sbagliata e inconsapevole con gli animali selvatici, possano avere conseguenze imprevedibili e pericolose: l'accesso all'acqua rimarrà infatti vietato fino a quando non saranno installate delle barriere fisiche per prevenire altri incidenti. Nel frattempo, sono in corso campagne per sensibilizzare i turisti sul comportamento degli animali e sull'importanza di evitare il contatto diretto con i selvatici, anche quando sembrano innocui.

Il caso del tambaqui, del resto, è solo l'ultimo in ordine di tempo. Gli animali selvatici, anche i più piccoli e apparentemente innocui, sono per loro natura imprevedibili e possono reagire involontariamente anche in maniera violenta. Morsi, incornate, graffi sono sempre dietro l'angolo, soprattutto quando allunghiamo una mano per "accarezzare" o per dar da mangiare un selvatico. La giusta distanza e la non interferenza spesso bastano per evitare spiacevoli incidenti, o chiusure di resort e attività turistiche.

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