Al largo dell'isola di Sainte Marie, nel cuore dell'Oceano Indiano, un team internazionale composto da biologi marini, zoologi e cetologi è riuscito a catturare alcuni momenti di intimità straordinaria tra i cuccioli di megattera e le loro madri. E grazie all'utilizzo di dispositivi tecnologici innovativi, i ricercatori dell'Université Paris-Saclay, dell'Université d'Antananarivo e del centro Ambodiforaha Sainte Marie sono riusciti a studiare per la prima volta come i cuccioli comunicano con le loro madri attraverso le vocalizzazioni. E così hanno scoperto, per esempio, come questi piccoli giganti appena nati chiedono di essere allattati o di giocare.
Uno sguardo inedito e ravvicinato sulla vita intima di madre e cucciolo
Per questa ricerca, recentemente pubblicata sulla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, sono stati utilizzati speciali tag multi-sensore dotati sia di videocamera che microfono, attaccati a otto cuccioli di megattera (Megaptera novaeangliae). I dispositivi super tecnologici, hanno così registrato 33 ore di video e audio, catturando i suoni emessi dai piccoli in diverse situazioni: durante il gioco, mentre si rilassavano o nei momenti di allattamento.
La sfida principale per i ricercatori è stata però soprattutto distinguere le vocalizzazioni e i richiami dei cuccioli da quelli delle madri e da altri rumori ambientali. Questa analisi meticolosa, per nulla semplice, ha permesso permesso però di identificare alcuni schemi ricorrenti nei versi e nei canti prodotti dai piccoli, che molto spesso erano associati ad alcuni specifici momenti o comportamenti. È la prima volta che vengono studiate così nel dettaglio le vocalizzazioni dei cuccioli di megattera.
I suoni del "linguaggio" dei cuccioli: come chiedono il latte alla mamma
Le megattere sono tra i cetacei più celebri e noti proprio per i loro canti melodiosi ed estremamente complessi, usati dagli adulti per comunicare tra loro, accoppiarsi e percepire e interagire con l'ambiente marino circostante. Tuttavia, questa ricerca si è focalizzata sulle vocalizzazioni più "rudimentali", ma altrettanto importanti, dei cuccioli. E i risultati hanno svelato che i giovani cetacei diventano particolarmente "loquaci" soprattutto al mattino, poco prima della poppata.
Tra le 500 vocalizzazioni analizzati, i ricercatori hanno così individuato una serie di suoni a bassa frequenza che includono sbuffi, latrati, grugniti e persino versi molto simili a rutti. Questi richiami, descritti come una sorta di "richiesta" di cibo alla madre, sembrano essere proprio un modo per il cucciolo di esprimere il proprio desiderio di nutrirsi. Durante i momenti di riposo o durante gli spostamenti, invece, i piccoli si mantengono molto più silenziosi.
La sottovalutata complessità della comunicazione madre-figlio
Questi risultati sottolineano come mai prima d'ora, quanto sia complessa e articolata non solo relazione, ma anche la comunicazione tra i cuccioli di megattera e le loro madri. I canti, i richiami e in generale le vocalizzazioni non sono versi casuali, ma un vero e proprio linguaggio in "megatterese". Durante i momenti di gioco in superficie, per esempio, i piccoli emettono suoni molto più vivaci, che sembrano proprio riflettere tutto il loro entusiasmo e la loro vitalità per quei preziosi attimi condivisi con la propria mamma.
Grazie a questo studio, possiamo quindi apprezzare ancora di più la profondità della connessione tra una madre e un cucciolo di megattera. La prossima volta che ci immergeremo in mare o ascolteremo i canti delle balene, potremo immaginare che in quel momento, da qualche parte nell'oceano, questi piccoli giganti, con un semplice grugnito o uno sbuffo, stanno chiedendo amore, attenzione e una bella poppata alla loro madre. Ogni suono di cetaceo rappresenta una finestra su un mondo segreto ricco di emozioni e legami straordinari.