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Un bimbo di appena 2 anni si è allontanato da solo molti chilometri da casa rischiando di morire di freddo durante la notte o a causa degli animali selvatici. Per fortuna un cane lo ha notato e portato in un luogo sicuro per la notte, permettendo ai ricercatori di trovarlo e riportarlo dalla sua famiglia.
È successo lunedì 14 aprile nella contea di Yavapai, in Arizona, e a raccontarlo è il dipartimento locale dello sceriffo.
La storia del bambino salvato da un cane in Arizona
Lunedì, poco prima delle 17, gli agenti dello sceriffo della contea di Yavapai hanno risposto a una segnalazione di scomparsa di un bambino di 2 anni che si era allontanato dalla sua casa a Seligman, una piccola comunità di appena 400 abitanti lungo la famosa Route 66.
Oltre 40 membri del servizio di ricerca e soccorso, diversi agenti, un ranger e gli agenti dello sceriffo della contea di Coconino si sono immediatamente diretti verso la proprietà. Dopo 16 ore di ricerche, un allevatore a circa 7 miglia di distanza ha riferito che un bambino era entrato nella sua proprietà. All'arrivo al ranch, gli agenti hanno confermato che si trattava proprio del piccolo scomparso.
Durante la ricerca notturna, l'elicottero di soccorso dei ranger ha dichiarato di aver avvistato due puma nel terreno percorso dal ragazzo. L'area infatti è decisamente pericolosa per un bambino così indifeso
L'allevatore che ha localizzato il ragazzo scomparso ha detto che il suo cane Buford si è imbattuto nel bimbo mentre faceva il consueto giro serale della proprietà e "lo ha protetto e portato al sicuro". Il bimbo ha detto all'allevatore di aver dormito sotto un albero.
Come ha fatto il cane a riportare a casa il bimbo
Il salvataggio del bambino di due anni in Arizona è una nuova conferma del profondo legame tra l'essere umano e il suo amico più fidato: il cane. La capacità di Buford di riconoscere lo stato di potenziale pericolo in cui si trovava il bambino può essere spiegata facendo riferimento ai tanti studi relativi all'intelligenza emotiva e sociale dei cani. I cani infatti possiedono un'eccezionale capacità di interpretare segnali umani, rispondere alla sofferenza e adattare il proprio comportamento a situazioni complesse. Questa abilità si è evoluta nel corso di migliaia di anni di domesticazione e della relativa co-evoluzione, durante i quali i cani hanno sviluppato la capacità di comprendere lo stato di necessità dell'uomo.
I cani sono in grado di mostrare comportamenti prosociali anche verso persone sconosciute, in particolare se vulnerabili. Al netto delle differenze individuali, molti cani tentano attivamente di aiutare un essere umano in difficoltà, anche senza un addestramento specifico. Uno studio esplorativo del 2012 ha mostrato come i cani domestici riescano a fornire una risposta empatica alla sofferenza negli esseri umani.
Buford, nel suo giro serale abituale, probabilmente ha percepito il bambino come un cucciolo in pericolo. Il fatto che lo abbia condotto in un’area sicura e vegliato su di lui fino all'alba è un esempio concreto dell'intelligenza emotiva e sociale dei cani.