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5 Dicembre 2024
13:32

Tornano i cani di quartiere a Roma, il Comune approva la mozione. La Garante: «Ora pensare a come tutelarli»

L'Assemblea capitolina ha approvato una mozione per istituire cani di quartiere a Roma. Sul tema è intervenuta la Garante degli animali che ha rivolto un appello ai consiglieri anche in vista del Giubileo: «Ora si lavori per garantire la sicurezza e il benessere dei cani».

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Intervista a Patrizia Prestipino
Garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma
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L'Assemblea capitolina ha approvato una mozione per istituire i cani di quartiere a Roma. L'iniziativa dei consiglieri Dario Nanni, presidente della Commissione Giubileo e Simonetta Novi, storica animalista della città, ha trovato il riscontro positivo del Comune, l'iter però è solo all'inizio.

La mozione è stata approvata all'unanimità e rappresenta in modo chiaro la volontà dell'Assemblea, ma perché la figura del cane libero accudito diventi una realtà sul territorio sono necessari ulteriori passaggi. Il testo deve essere inserito nel Regolamento comunale, ed è proprio in questa fase che si gioca la partita più importante. Lo fa notare Patrizia Prestipino, garante per il benessere degli animali di Roma: «Non posso che essere felice per questa iniziativa, ma ora è importante capire nel dettaglio le modalità con cui i cani di quartiere verranno inseriti all'interno del Regolamento. Tutto deve essere fatto nell'ottica di tutelare gli animali».

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Patrizia Prestipino

Prestipino nel 2006 fu la prima a portare i cani di quartiere in città: «Grazie al lavoro di Monica Cirinnà mentre io ero presidente di quello che oggi è il IX Municipio – ricorda la Garante – riuscimmo a fare seguire 2 cani a 2 parroci. Gli animali di giorno vivevano liberi e di notte trovavano riparo all'interno dell'oratorio. Oggi però la città è molto cambiata, sia in termini di traffico che di criminalità, è quindi di fondamentale importanza affrontare il tema della sicurezza degli animali».

Secondo l'ultimo Rapporto Zoomafia realizzato dalla Lav, nel 2023 a Roma sono stati aperti 136 procedimenti per reati contro gli animali. Nonostante la riduzione del 2,86% rispetto all'anno precedente, continuano a emergere fenomeni criminali ai danni proprio degli animali che vivono in strada. Tra gli ultimi il caso del cane Giorgio, ucciso e poi gettato in un fiume nella stazione romana di Ponte Galeria.

«Almeno di notte è necessario garantire loro un riparo, soprattutto in previsione del Giubileo», ricorda la Garante e deputata del Partito Democratico.

Cosa succederà ai cani di quartiere durante il Giubileo

La mozione per disciplinare la presenza dei cani di quartiere è stata adottata in vista dell'imminente inizio del Giubileo 2025, l'anno santo della Chiesa Cattolica. Secondo le stime del Vaticano la ricorrenza richiamerà nella Capitale 32 milioni di pellegrini, e proprio l'arrivo in massa di un gran numero di persone da tutto il mondo potrebbe rappresentare un ulteriore problema per la sicurezza degli animali.

«È importante che il Regolamento tenga conto dell'evento – sottolinea Prestipino – È necessario individuare ricoveri notturni per i cani di quartiere, l'idea sarebbe di averne almeno uno per ognuno di loro in garage o portineria. I referenti devono assumersi la responsabilità di questo aspetto».

Chi sono i cani di quartiere

I cani di quartiere non sono semplici randagi stanziati in una zona della città. Sono animali che pur vivendo liberi sono iscritti all'anagrafe canina e sterilizzati, come prescrivono tutte le norme nazionali in tema di benessere animale.

Le Aziende sanitarie locali si incaricano di fare le valutazioni relative alla pericolosità e registrare gli animali a nome del Sindaco. Sul territorio ogni cane di quartiere ha uno o più referenti che si incaricano di provvedere al cibo, alle eventuali cure mediche, e ovviamente pensano alla loro sicurezza.

Non si tratta di animali abbandonati a loro stessi, quindi, ma di individui perfettamente inseriti all'interno della comunità che li ospita. «Questa iniziativa – conclude Prestipino – può sensibilizzare i cittadini al rispetto nei confronti degli animali e accendere un riflettore sull'importanza della sterilizzazione per gli individui vaganti».

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