Controlli più stringenti sui veterinari per le prescrizioni di farmaci antibiotici e non da somministrare agli animali familiari. È quello che secondo le segnalazioni inviate dagli utenti sta avvenendo in queste ultime settimane nel territorio di competenza dell'Asl Napoli 1 Centro.
Per fare chiarezza abbiamo chiesto al referente dell'Asl per la farmacosorveglianza, Vittorio Nagar, direttore dell'Unità operativa complessa igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche.
Dottore, cosa è cambiato nella prescrizione dei farmaci veterinari?
Nulla, anche a noi è arrivato un reclamo da parte di un cittadino che faceva presente che il veterinario si era rifiutato di prescrivergli la ciclosporina, ma non è cambiato nulla nelle modalità di somministrazione di questo farmaco. Bisognerebbe valutare i singoli casi in cui i colleghi si sono rifiutati di prescrivere determinati farmaci, io non posso parlare a nome loro senza conoscere il caso specifico.
Però è vero che stanno entrando in vigore nuove regole per la somministrazione degli antibiotici. Anche se la ciclosporina non rientra tra questi, è possibile che i maggiori controlli stiano avendo effetto anche sulle altre prescrizioni?
I controlli sono standard e gli ambulatori sono controllati all'incirca ogni 3 anni. Non ci sono controlli ulteriori. In questo momento stiamo facendo una semplice formazione ai direttori degli ambulatori veterinari e ai loro collaboratori sulla corretta prescrizione e sull'approvvigionamento dei soli antimicrobici e antibiotici. È una formazione, un contatto informale che esula dal controllo ufficiale.
Però la sensazione è che si stiano facendo controlli più restrittivi.
No, controlli più restrittivi non sono stati fatti, come direttore del servizio lo saprei. Nella formazione abbiamo dato indicazioni sugli antimicrobici, solo su questi ci può essere stato un atteggiamento più repressivo, non su altro.
Allora come si spiega questa situazione?
Non lo so, non so da chi sia partita. Nel caso fossimo stati poco chiari con i colleghi ci possiamo rivedere e possiamo tranquillamente rispiegare tutto, ma non abbiamo mai detto che la ciclosporina non può essere prescritta, mai!
Cosa deve fare il cittadino nel caso in cui veterinario si rifiuti di prescrivere un farmaco non antibiotico?
In questi casi i cittadini devono contattare l'ufficio per le relazioni con il pubblico dell'Asl attraverso una mail in cui si spiega la situazione e si fa il nome del veterinario. Noi interverremo per capire per quale motivo il veterinario non ha voluto prescrivere il farmaco non antibiotico. È corretto informare il collega che sta sbagliando qualcosa, oppure potrà darci delle motivazioni per le quali potrebbe avere ragione. Sono casi da valutare singolarmente.