
"Stop alla strage di pulcini maschi" è questo il messaggio proiettato ieri sera sulla facciata del Colosseo per chiedere ai ministri dell’Agricoltura, della Salute e del Made in Italy di dire basta all’uccisione dei pulcini maschi nell’industria delle uova.
I pulcini maschi appena nati vengono uccisi attraverso triturazione perché non utili alla filiera della ovodeposizione e della carne. Ogni anno circa 30 milioni di pulcini maschi vengono triturati perché considerati inutili. A denunciare la strage è Animal Equality attraverso un videomessaggio proiettato lunedì 24 febbraio sul monumento simbolo della capitale.
Il messaggio di Giorgia e Giulia Innocenzi per chiedere lo stop alla strage
Animal Equality con la sua azione dimostrativa ha chiesto al Governo di rendere effettivo il divieto promulgato nel 2022 che vieta l’uccisione dei pulcini maschi nell’industria delle uova. A sostegno di questo appello, l’organizzazione ha lanciato anche un manifesto con il sostegno di figure note come la giornalista Giulia Innocenzi e la cantautrice Giorgia.
Gli attivisti hanno puntato il dito contro i ministri Francesco Lollobrigida, Orazio Schillaci e Adolfo Urso per ricordare loro il divieto di uccisione dei pulcini entro la fine del 2026, ma a causa dei ritardi nell’attuazione della legge milioni di animali innocenti rischiano di continuare a essere abbattuti: "Lollobrigida, Schillaci, Urso: agite ora, stop alla strage dei pulcini maschi!".
A sostenere il messaggio degli attivisti ci sono la cantautrice Giorgia, la showgirl Sabrina Salerno, il duo comico Le Coliche, il giornalista Andrea Scanzi e molti altri. La giornalista Giulia Innocenzi, tra i sostenitori del manifesto, ha dichiarato che l’uccisione dei pulcini maschi è "una barbarie medievale in salsa industriale. Questa pratica è una delle più grandi aberrazioni dell'industria zootecnica e l’Italia deve mettere una fine il prima possibile".
Gli strumenti perché ciò avvenga esistono, ma non vengono utilizzati.
Divieto di uccisione dei pulcini maschi: perché non viene applicato
La legge 4 agosto 2022, n.127, istituisce il divieto di uccisione dei pulcini maschi per triturazione in Italia. Una legge quindi esiste, tuttavia la scadenza per l’emanazione dei provvedimenti rimasti in sospeso era fissata per il 7 aprile 2024. Da allora si sono susseguite diverse interrogazioni con cui alcuni parlamentari hanno chiesto al governo come intende attuare il divieto previsto dalla legge, con particolare riferimento alle questioni legate all’etichettatura delle uova, alla ricollocazione dei pulcini, alle tecnologie di ovo sessaggio e all’adattamento degli incubatoi richiesti dalla norma.
Tra i provvedimenti mancanti necessari a garantire che il divieto di abbattimento sia efficace, il decreto attuativo della legge prevede tra l’altro quello relativo all’implementazione e alla promozione delle tecnologie di ovo sessaggio all’interno dell’industria delle uova. Queste tecnologie sono in grado di rilevare il sesso dell’embrione e di evitare l’uccisione mediante triturazione dei pulcini una volta nati. Nonostante le necessità previste dalla legge, attualmente non risultano ad Animal Equality fondi stanziati per sostenere la transizione verso l'ovo sessaggio da parte delle aziende.
Perché si uccidono i pulcini maschi

L’industria alimentare considera i pulcini maschi come scarti di produzione e per questo motivo li abbatte poche ore dopo averli fatti nascere, solitamente nell'arco di 24 ore. Nell'industria alimentare le galline ovaiole producono uova non fecondate per il consumo umano, i pulcini maschi vengono invece dalla filiera delle galline riproduttrici che hanno il compito di dare vita a una nuova generazione di galline ovaiole.
Dopo la nascita i pulcini maschi sono in distinguibili dalle femmine e per questo passano al vaglio del personale responsabile del sessaggio. Queste persone sono formate per separare le femmine dai maschi. Un sistema perfetto se non fosse per i milioni di pulcini maschi considerati superflui e uccisi.
"È una pratica inaccettabile che finora ha condannato decine di milioni di animali ancora coscienti a morte certa per triturazione, al solo scopo di ottimizzare i profitti – ha affermato Ombretta Alessandrini, responsabile delle campagne di Animal Equality Italia – Migliaia di cittadini hanno sottoscritto una petizione contro questa pratica e il Parlamento ha votato una legge, ormai quasi tre anni fa, che stabilisce un divieto chiaro, in linea con quanto stabilito anche in Francia, Germania e Olanda. Evitare di emanare i provvedimenti previsti tradisce la fiducia delle persone, viola un mandato preciso dei legislatori e legittima un sistema che sfrutta e uccide gli animali a scopo alimentare quando invece potrebbe e dovrebbe evitarlo. Il messaggio che abbiamo voluto rivolgere ai ministri, insieme al nostro nuovo manifesto, chiede quindi un passo avanti concreto: dopo mesi di silenzio, ora ci aspettiamo una risposta".