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Immaginiamo un lupo ancestrale, più o meno simile all'attuale lupo grigio, che inizia a frequentare i confini degli accampamenti umani dove trova i resti di cibo e altre risorse utili per la sopravvivenza.
Immaginiamo questa scena che si ripete nel tempo e che avviene almeno a partire da 30 mila anni fa. Bene, questa è una ipotesi abbastanza condivisa di come gli antenati del canis lupus familiaris, il Fido che ci è accanto per essere chiari, possano essere entrati in contatto con la nostra specie per diventare poi ‘il miglior amico dell'uomo‘ nel corso di una co evoluzione che si fa risalire, appunto, alla notte dei tempi.
Ciò che è accaduto, però, ovvero su quando esattamente noi umani abbiamo iniziato ad addomesticare questi animali più confidenti rimane ancora un mistero. Si parla infatti in maniera semplicistica, dovuta però da una serie di teorie che si sono succedute nel corso dell'ultimo secolo soprattutto, di un intervento umano quasi immediato che ha portato da parte nostra a selezionare i lupi di un tempo e trasformarli nei cani di oggi sin dall'inizio di questa relazione.
Un nuovo studio, ora, stravolge questa ipotesi e dimostra che per 15 mila anni quei lupi si siano invece auto addomesticati e che il nostro intervento sia avvenuto nei successivi 15 mila anni.
Può sorprendere ma questa volta a studiare un vero e proprio ‘modello evolutivo‘ di come sia nata l'amicizia tra cane e uomo non sono stati antropologi né zoologi o esperti di etologia canina, bensì dei matematici. Si tratta, infatti, di un team di ricercatori del Dipartimento di Matematica e Statistica dell'Università del Wisconsin-La Crosse in Usa che hanno realizzato delle simulazioni per riprodurre i primi 15.000 anni di evoluzione del cane. I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, hanno portato i ricercatori a stabilire che la ‘trasformazione' da lupo ancestrale a cane potrebbe essere avvenuta in appena 8.000 anni e comunque nei primi 15 mila rispetto ai 30 in cui si è costruito il rapporto con la nostra specie, suggerendo fortemente che l'idea di auto-addomesticamento sia l'ipotesi più probabile.
Cosa vuol dire? Che quei primi animali, nel momento in cui hanno compreso che gli esseri umani erano una ‘nicchia ecologica' interessante e utile alla sopravvivenza, hanno iniziato ad auto selezionarsi, ovvero ad accoppiarsi tra soggetti che avevano la stessa inclinazione alla confidenza e così a velocizzare i tempi in cui anche gli umani poi si sarebbero accorti di questa loro ‘qualità'.
Non è la prima volta che si parla di auto addomesticamento ma sicuramente la prima in cui viene appunto dimostrata questa ipotesi utilizzando dei modelli matematici in grado di simulare dei cambiamenti evolutivi basati su dati noti tra cui l'accoppiamento dei lupi più addomesticati tra di loro, come in quei primi 8000-15 mila anni siano stati da noi riforniti di quantità variabili di cibo e valutando anche i tassi di fecondità e mortalità.
La storia comune tra cani e esseri umani è dunque un racconto corale in cui la nostra specie è senz'altro intervenuta ma anche la loro ha ‘lavorato' su se stessa per stringere questo rapporto unico sul pianeta tra due animali (sì, anche noi lo siamo) che hanno condiviso non solo la necessità di stringere un'alleanza fruttuosa alla sopravvivenza di entrambi, ma anche un legame talmente forte e intimo che ha portato appunto a definire la nostra e la loro una vera e propria co evoluzione.
Per 15 mila anni circa, dunque, secondo questa nuova ipotesi, i lupi della preistoria si sono da soli auto addomesticati per poi ‘subire' una forte pressione selettiva da parte di homo sapiens per almeno altri 15 mila anni, ma come gli stessi studiosi ricordano nella ricerca, questa amicizia potrebbe avere origini ancora più antiche: "Recenti studi genetici hanno spostato questa potenziale data di origine dei cani a 40.000 anni fa".