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19 Marzo 2025
20:00

Si può tenere uno scoiattolo in casa?

Avere uno scoiattolo in casa può sembrare affascinante, ma è sbagliato sotto troppi punti di vista, tra cui la diffusione di specie aliene. Alcuni scoiattoli, come quello grigio, sono stati persino vietati, perché ormai ben naturalizzati e diffusi in molte regioni, dove mettono in pericolo la biodiversità e le specie autoctone.

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Anche se la legge consente di allevare in casa alcune specie di scoiattoli, non è una buona idea per tante ragioni diverse

Gli scoiattoli sono sicuramente roditori affascinanti e simpatici, per questo molte persone vorrebbero averli come animali da compagnia. Ma è davvero una buona idea tenerne uno in casa? Per quanto la legge permetta di allevare alcune specie, la questione è molto più complessa e coinvolge aspetti etici, ecologici e legati al benessere animale. Gli scoiattoli rimangono animali selvatici, con esigenze molto specifiche difficilmente replicabili in casa. Inoltre, la diffusione di specie aliene rappresenta un problema molto serio e già ben conosciuto qui in Italia.

Nel nostro paese, infatti, abbiamo già almeno tre specie di scoiattoli non autoctoni che si sono diffuse a partire della cattività: il famigerato scoiattolo grigio americano (Sciurus carolinensis), lo scoiattolo variabile (Callosciurus finlaysonii) e il tamia siberiano (Tamias sibiricus). Questi animali, liberati intenzionalmente o accidentalmente, competono con le specie autoctone, mettendo in pericolo la sopravvivenza dello scoiattolo comune (Sciurus vulgaris) e quella di altre specie.

Tenere uno scoiattolo in casa, quando è possibile

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L’abitudine di acquistare alcune specie come animali da compagnia, ha portato alla diffusione di di diverse specie oggi vietate, come il famigerato scoiattolo grigio

Da un punto di vista legale, la legge permette di detenere alcune specie di scoiattoli e altri roditori esotici come animali da compagnia, ma naturalmente solo se acquistati legalmente da allevatori o negozi autorizzati. È assolutamente vietato, invece, prelevare animali in natura, anche se si tratta di specie aliene e invasive, come lo scoiattolo grigio, ormai abbondante anche in parchi urbani e giardini cittadini. Non si possono quindi catturare, allevare o vendere scoiattoli prelevati in natura.

Questo vale in realtà per qualsiasi animale selvatico presente in Italia. Inoltre, proprio per cercare di contenere la diffusione di alcune specie aliene e invasive, un Decreto Ministeriale del 2012 ha vietato il commercio, l'allevamento e la detenzione di tre specie su tutto il nostro territorio: il solito scoiattolo grigio, ma anche lo scoiattolo volpe (Sciurus niger) e lo scoiattolo di Pallas (Callosciurus erythraeus). Queste specie non possono più essere tenute come animali da compagnia.

Come vivono gli scoiattoli in casa

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Lo scoiattolo variabile è una delle specie fuggite alla cattività e ormai naturalizzate in Italia

Esistono però diverse altre specie di scoiattoli vendute come animali da compagnia, sia arboricoli che terrestri. Tra i più comuni troviamo il tamia striato o chipmunk nordamericano (Tamias striatus) e alcune specie di scoiattoli volanti, come Glaucomys volans. Tuttavia, questi animali mantengono esigenze molto specifiche legate alla loro natura selvatica. A prescindere da se una specie sia legalmente acquistabile oppure no, gli scoiattoli hanno bisogno di ampi spazi verticali, tronchi, rami e strutture che permettano loro di arrampicarsi e muoversi in altezza.

Tenerli chiusi in una gabbia sarebbe una costrizione per loro, anche per le specie terrestri, abituate a scavare tunnel e nascondere in tane sottoterra. In casa, quindi, avrebbero bisogno di spazi troppo grandi con substrati adatti, oltre a un arricchimento ambientale che permetta loro di esprimere tutto il loro repertorio di comportamenti naturali. In qualsiasi caso, quindi, gli scoiattoli rimangono animali selvatici difficili da allevare e inclini a stressarsi, se non gestiti correttamente. E purtroppo ne stiamo già pagando le conseguenze.

Perché è meglio non adottare uno scoiattolo

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A prescindere da se sia legale o meno acquistare alcune specie, ci troppe ragioni per cui sarebbe meglio non incoraggiare questo fenomeno

L'idea di avere uno scoiattolo come animale da compagnia può sembrare affascinante, ma ci sono fin troppe ragioni per cui sarebbe decisamente meglio non incoraggiare questo fenomeno. Gli scoiattoli non sono animali domestici, anche se nati in cattività, mantengono quindi un forte indole di fuga e una necessità costante di movimento. In cattività possono soffrire lo stress, sviluppare problemi comportamentali e vivere una vita sicuramente lontana da quella che avrebbero in natura.

Ma uno degli aspetti più critici rimane senza dubbio l'impatto ambientale e la diffusione di specie aliene. Gli scoiattoli che sfuggono dalla cattività o vengono abbandonati possono adattarsi all'ambiente, riprodursi e diventare una minaccia per le specie locali. In Italia, lo scoiattolo grigio ha già soppiantato in molte aree lo scoiattolo comune, portandolo sull'orlo dell'estinzione in alcune regioni. E non è l'unica specie aliena ormai naturalizzata, a riprova di quanto siano adattabili questi roditori.

Lo scoiattolo variabile, introdotto in alcune zone del Sud Italia e in Piemonte, sta già espandendo il suo areale, in questo caso minacciando anche lo scoiattolo meridionale (Sciurus meridionalis), specie che vive solo nel sud Italia. C'è poi anche il tamia siberiano, presente con diverse popolazioni in Veneto, Lazio e altre regioni. Chi ama davvero la natura e gli animali, non compra scoiattoli, a prescindere dalla legge. Li apprezza osservarli nel loro habitat, senza cercare di trasformarli in qualcosa che non sono: animali domestici.

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