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12 Aprile 2025
11:00

Si può davvero portare a spasso il coniglio con guinzaglio e pettorina?

Portare a spasso un coniglio con guinzaglio e pettorina può essere sicuro solo in alcuni casi. Ma serve molto tempo, rispetto e attenzione ai segnali dell’animale, che non va mai forzato.

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Pettorina e guinzaglio per i conigli vanno valutati con estrema attenzione e ben consapevoli dei rischi, oltre che dei possibili vantaggi

Portare a spasso un coniglio con guinzaglio e pettorina è un argomento che divide molto appassionati e persone che vivono con questi piccoli lagomorfi, e non senza buone ragioni. Da un lato, c'è il desiderio comprensibile di voler condividere un momento all'aperto con il proprio compagno animale, permettendogli di esplorare il mondo esterno in sicurezza. Dall'altro, ci sono però le esigenze etologiche di un animale che, per natura, è tendenzialmente schivo, facilmente stressabile e tutt'altro che incline a comportarsi o a muoversi come un cane.

Il coniglio è di base una piccola preda, non un predatore né un animale grosso: vive quindi costantemente in uno stato di allerta e vuole quindi decidere da sé tempi, spazi e modalità dei suoi spostamenti. Costringerlo a un'esperienza troppo intensa o troppo stressante può anche avere ripercussioni forti sul suo benessere psicofisico. Dunque, il guinzaglio e la pettorina non sono né un "sì" né un "no" assoluto, ma strumenti che vanno valutati con estrema attenzione, rispetto e una profonda conoscenza dell'individuo che abbiamo accanto.

È giusto portare a spasso il coniglio con il guinzaglio?

La risposta più onesta a questa domanda è: dipende. Ci sono conigli che, fin da piccoli, mostrano una certa curiosità verso l'esterno e gli spazi aperti, una buona capacità di adattamento ai cambiamenti e un temperamento più tranquillo e flessibile. In questi casi, con le dovute accortezze, una passeggiata all'aperto può essere un'esperienza stimolante e piacevole per lui, purché breve, sicura e rispettosa dei tempi dell'animale.

Tuttavia, per la maggior parte dei conigli domestici, l'ambiente esterno rappresenta un insieme di rumori, odori, ombre e movimenti potenzialmente traumatici. Macchine, cani, bambini che corrono, uccelli in volo o semplicemente il fruscio del vento possono innescare una reazione di panico, con il rischio che il coniglio si dimeni, si faccia male o addirittura scappi. Inoltre, la pettorina – per quanto progettata appositamente per i lagomorfi – può risultare fastidiosa o costringente, specialmente se il coniglio non è stato abituato gradualmente.

Costringere un coniglio riluttante a indossarla, o peggio ancora a muoversi trascinato da un guinzaglio, può quindi essere molto pericoloso e può anche compromettere il rapporto di fiducia tra l'animale e il suo umano. Per cui, portare il coniglio a spasso può essere un'opzione solo quando è realmente a proprio agio, quando l'ambiente è sicuro, tranquillo e quando si è disposti anche ad accettare che, magari, la passeggiata durerà appena cinque minuti o non avverrà affatto.

Come portare fuori il coniglio? 5 passi per iniziare

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Portare il coniglio a spasso può essere un’opzione solo quando è realmente a proprio agio, quando l’ambiente è sicuro, tranquillo e quando si è disposti anche ad accettare che, magari, non accadrà mai

Fatte tutte queste premesse, e se il coniglio mostra curiosità per l'esterno e si vuole provare a capire se si trova a proprio agio a indossare una pettorina senza correre rischi, ci sono alcuni passi fondamentali da seguire:

Conoscere il proprio coniglio

Ogni coniglio è un individuo. Prima di tutto, osserviamo quindi il suo comportamento in casa: è curioso? Si mostra tranquillo in presenza di nuovi oggetti, persone o rumori imprevisti? Se è particolarmente timido o tende a spaventarsi facilmente, meglio evitare l'idea di fare una passeggiata.

Scegliere la pettorina giusta

Le pettorine per conigli sono diverse da quelle per gatti o cani, ovviamente. Devono essere morbide, leggere e ben aderenti, ma senza stringere. Meglio optare per modelli a "H" o a giubbotto, che distribuiscono meglio la pressione e riducono il rischio di fughe.

Abituiamolo in casa, con calma

Mai mettere la pettorina e uscire subito fuori. Lasciamo che il coniglio la annusi, la esplori e poi proviamo a fargliela indossare per brevi periodi di prova, mentre si trova è in un ambiente familiare. Associamola a momenti piacevoli, come giochi o premi, e osserviamo attentamente la sua reazione.

Usciamo solo in spazi esterni sicuri

Se il coniglio si mostra sereno con indosso la pettorina, proviamo a portarlo in terrazza, in cortile o in un giardino recintato, uno spazio molto tranquillo. Meglio evitare parchi pubblici o zone frequentate da molte persone o cani. Restiamo sempre accanto a lui e non usiamo mai il guinzaglio per "guidarlo" o costringerlo a muoversi: aspettiamo e seguiamo i suoi tempi.

Rispettiamo i suoi segnali

Se il coniglio si irrigidisce, respira affannosamente, cerca di scappare o si accovaccia a terra immobile, evidentemente l'esperienza non è positiva per lui. In questi casi, è bene tornare indietro e magari rivalutare se le passeggiate al guinzaglio siano davvero una buona idea.

Portare a spasso un coniglio non è impossibile, ma non è nemmeno una scelta che si improvvisa o che va sempre liscia. È un percorso che richiede tempo, osservazione e, soprattutto, rispetto per l'animale. In molti casi, un coniglio sereno e libero di muoversi in casa o in un recinto sicuro potrà vivere esperienze altrettanto arricchenti, senza bisogno del guinzaglio. Come sempre, non c'è quasi mai una sola risposta giusta, ma tanti piccoli se e ma che fanno poi la differenza nel garantire il benessere del nostro piccolo amico a quattro zampe.

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