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5 Aprile 2025
11:32

Si può dare il tonno in scatola ai gatti?

il tonno in scatola è uno dei cibi preferiti dai gatti, tuttavia non è proprio un alimento privo di rischi. Dare spesso il tonno al gatto può anche causare squilibri nutrizionali, intossicazione da metalli pesanti e vere e proprie crisi allergiche.

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I gatti amano il tonno in statola, tuttavia, non è un alimento privo di rischi

I gatti vanno matti per il tonno. Basta aprire una scatoletta per vederli arrivare di corsa, con gli occhi spalancati e la coda bella dritta. Il tonno in scatola ha infatti un odore e un sapore irresistibili per i felini domestici e spesso siamo quindi tentati ad accontentarli. Ma è davvero una buona idea? Il tonno, in effetti, è ricco di acidi grassi essenziali Omega-3, molto utili per la salute del cuore, della pelle e del pelo. Tuttavia, non è un alimento privo di rischi.

Il tonno in scatola può infatti contenere quantità elevate di istamina, una sostanza che può provocare reazioni simili a quelle allergiche nei mici e inoltre accumula facilmente metalli pesanti, come il mercurio, potenzialmente molto tossici. Per cui, il tonno non è un mostro da evitare a a ogni costo, ma neppure un cibo da offrire con leggerezza, sempre e in grandi quantità. Vediamo quindi più nel dettaglio quali sono o rischi e se e quando possiamo dare al gatto il tonno in scatola.

Il tonno in scatola fa male ai gatti?

La risposta a questa domanda è: dipende da tante cose, tra cui la quantità e la frequenza. Se pensiamo di sostituire i pasti del nostro gatto con il tonno in scatola, siamo decisamente fuori strada. Il tonno non è un alimento completo e, soprattutto, non è adatto all'alimentazione quotidiana del micio. I veterinari esperti in nutrizione consigliano di non esagerare e di non superare la dose di un cucchiaio di tonno due o tre volte al mese, e solo per gatti adulti e in salute.

Il motivo? Anche se gustoso e ricco di proteine, il tonno può provocare anche squilibri nutrizionali se dato con frequenza e in grandi quantità. Se proprio vogliamo offrirlo al nostro micio, meglio anche optare per il tonno al naturale, senza sale e soprattutto non conservato in olio, che può appesantire la digestione e aumentare ulteriormente l'apporto calorico. Un piccolo assaggio ogni tanto può anche starci, ma trasformare il tonno in scatola in un'abitudine rischia di compromettere la salute del nostro gatto.

Cosa succede se il gatto mangia tonno in scatola?

Offrire troppo spesso del tonno al gatto può infatti avere conseguenze piuttosto spiacevoli per la salute del micio. Il tonno, come molti grandi pesci predatori all'apice della catena alimentare, tende infatti ad accumulare molti metalli pesanti nei suoi tessuti, in particolare il mercurio. Per un gatto, un'esposizione prolungata a queste sostanze può anche causare intossicazioni croniche, con sintomi come letargia, tremori, perdita di equilibrio e problemi neurologici.

Il tonno, inoltre, è anche un alimento carente di vitamina E, una sostanza fondamentale per prevenire alcune patologie. Inoltre, l'eccesso di tonno può anche portare a un consumo calorico eccessivo, con conseguente aumento di peso e rischio di obesità. Non va poi dimenticato il rischio allergico: l'istamina presente in questo pesce può scatenare reazioni simili a quelle allergiche, con prurito, arrossamenti e disturbi gastrointestinali. In alcuni casi, si possono persino manifestare vere e proprie crisi allergiche.

Quale pesce può mangiare il gatto?

Se vogliamo integrare del pesce nella dieta del nostro gatto (ammesso che a lui piaccia, cosa non scontata), meglio allora scegliere alternative più sicure e nutrienti. Ecco alcune opzioni consigliate dai veterinari esperti in nutrizione:

  • Alici: piccole e povere di metalli pesanti, sono ricche di Omega-3 e facilmente digeribili.
  • Sarde: ottima fonte di proteine e grassi buoni, anche in versione essiccata per uno snack più naturale.
  • Salmone: da offrire cotto e senza lische, è una buona fonte di acidi grassi e proteine.
  • Merluzzo e nasello: pesci bianchi, magri e delicati, adatti anche per i gatti con stomaco sensibile.

Tutti questi pesci è preferibile offrirli la gatto ben cotti, per evitare eventuali contaminazioni batteriche e parassiti, come l'Anisakis. Tuttavia, come per ogni elemento della dieta del nostro micio, prima di introdurre qualsiasi integrazione o nuovo alimento, è sempre una buona idea confrontarsi con il proprio veterinario di fiducia, meglio ancora se esperto in nutrizione. Ogni gatto è diverso da un altro e la sua dieta deve essere adatta anche a eventuali esigenze e condizioni particolari legate per esempio all'età o al suo stato di salute.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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