
Un raro serpente a tre zanne è stato trovato dagli esperti del Australian Reptile Park, parco faunistico non lontano da Sidney che si occupa di rettili. Come si vede nel video diffuso dalla struttura insieme al naturalista Billy Collett, la terza zanna si trova sul lato sinistro della bocca del serpente, proprio accanto a una delle altre zanne.
Questa particolarità potrebbe indicare che il serpente, una vipera della morte (Acanthophis antarcticus), sia più velenoso grazie alla presenza di una zanna aggiuntiva, ma come spiega l'erpetologo Luigi Sansone a Fanpage.it, le cose non stanno esattamente così: "Il death adder, è un serpente australiano noto in Italia come vipera della morte, e già il nome la dice lunga, ma non è detto che la presenza di tre zanne sia associata a una maggiore pericolosità".
Cosa sappiamo del serpente della morte con tre zanne? È davvero più pericolosa?
In generale, i serpenti velenosi hanno solo due denti veleniferi, mentre in questo caso è stato trovato un esemplare con ben tre denti veleniferi. Questa caratteristica però non necessariamente si traduce con una maggiore produzione di veleno, e quindi con un'aumentata pericolosità. Partiamo dalla specie: la vipera della morte è molto velenosa, ma è solo la ventiseiesima, perché la prima e più letale è il Taipan che vive in sempre in Australia.
Ci possono essere due ragioni per cui questo esemplare ha tre denti. La prima ragione è legata a una caratteristica propria dei serpenti: i loro denti ricrescono ogni volta che cadono, e questo accade durante tutto l'arco della vita, al contrario di quello che avviene nei mammiferi in cui i denti da adulti non si riformano più. Durante la fase di cambio dei denti può succedere che uno non cada e rimanga al suo posto più a lungo, in contemporanea con un terzo gemello, oppure anche con un quarto.
Se però il dente in esubero non cade, allora la ragione è un'altra: si tratta di una di mutazione genetica.
Cosa implicherebbe una mutazione genetica?
Se l'esemplare ha una mutazione genetica le tre zanne restano tutte senza cadere, e questo potrebbe comportare una maggiore velenosità. Ogni dente velenifero infatti è collegato a una ghiandola che produce il veleno, e la presenza di tre ghiandole velenifere ovviamente porterebbe a un'aumentata produzione.
Quindi una maggiore produzione di veleno è possibile ma solo se il dente è stabile e si accompagna a una sua ghiandola.
Esatto, la produzione del veleno non è a carico del dente, ma della ghiandola velenifera, cosa che è facile da verificare attraverso un'ecografia. Se gli esami dovessero evidenziare tre ghiandole, oppure due molto più grandi rispetto alla consuetudine, allora è vero che produce più veleno.
Ci sono precedenti?
La mutazione genetica è abbastanza rara, cioè è stata riscontrata per esempio nel 2024 in un boomslang (Dispholidus typus) un serpente dell'Africa subsahariana. Si tratta di casi isolati, però come accade per tutte le mutazioni, nonostante la rarità è possibile.