Un cucciolo di gorilla è stato salvato all’aeroporto di Istanbul. Il piccolo primate era stato trasportato illegalmente all'interno di una cassetta proveniente dalla Nigeria e diretta a Bangkok ed è stato trovato dagli operatori della dogana privo dei documenti necessari per essere movimentato. Il suo salvataggio è stato ripreso in un video diffuso dal Ministero dell'Agricoltura.
Il video del cucciolo di gorilla vittima del contrabbando
Il video del ritrovamento è stato diffuso dal Ministero dell'Agricoltura turco ed ha avuto subito un'ampia condivisione internazionale sui social. Le autorità turche hanno quindi dato maggiori informazioni agli utenti e confermato l’accaduto fornendo anche aggiornamenti sulle cure a cui il piccolo è stato sottoposto dopo il salvataggio: «Le condizioni di salute del cucciolo, riabilitato e curato dal nostro personale, stanno migliorando e continueranno a essere tenute sotto osservazione».
Le immagini mostrano il cucciolo in buone mani, mentre viene curato e monitorato dai veterinari. Il cucciolo, vittima del traffico illegale di specie selvatiche a rischio d'estinzione, è stato affidato alle cure specialistiche in una struttura idonea, dove riceverà l'assistenza necessaria.
Entrambe le specie di gorilla oggi note, occidentali e orientali, sono classificate come in pericolo critico dalla IUCN, l'ente internazionale che monitora lo stato di salute delle popolazioni selvatiche. La scoperta del contrabbando dell'animale svela un business sommerso che contribuisce a comprometterne la sopravvivenza in natura.
Contrabbando di fauna selvatica
Il traffico illecito di animali è un fenomeno che coinvolge diverse specie protette, ed è un crimine che spesso porta alla morte degli esemplari, che vengono strappati ai loro habitat naturali. Le autorità di tutto il mondo sono impegnate costantemente nella lotta contro questo fenomeno, attraverso norme e regolamenti internazionali, tra cui la Cites, la convenzione che regola il commercio internazionale delle specie selvatiche.
Di solito il contrabbando che coinvolge i primati riguarda prevalentemente specie di piccole dimensioni vendute come "animali da compagnia" come gli ustitì, i gorilla invece sono i primati viventi più grandi. Il traffico illecito di questi ultimi può avvenire per diversi motivi, spesso legati alla loro spettacolarizzazione all'interno di strutture private.
Nonostante i controlli, il traffico illecito di animali selvatici cresce tra il 5 e il 7% all'anno, ed è il quarto più redditizio al mondo dopo il narcotraffico secondo l'Interpol.