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24 Ottobre 2024
17:23

Risolto il “mistero” del cobra reale: si tratta di quattro specie diverse

Un nuovo studio sembra finalmente risolvere l'enigma tassonomico del cobra reale, uno dei serpenti velenosi più conosciuti al mondo. In base a caratteristiche sia genetiche che morfologiche, gli scienziati lo hanno suddiviso in quattro specie distinte.

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Uno studio recentemente pubblicato sull'European Journal of Taxonomy ha finalmente dimostrato che il cobra reale, il serpente velenoso più lungo al mondo, è in realtà quattro specie diverse, anziché una sola. Questa scoperta potrebbe avere importanti ripercussioni per la conservazione di questi rettili, ma anche per la produzione di antidoti per il loro pericolosissimo veleno.

Ogni giorno vengono scoperte nuove specie, eppure la biodiversità continua a sorprenderci, anche quando si tratta di animali iconici e conosciuti da millenni. Spesso, le nuove specie emergono dai polverosi cassetti delle collezioni museali o da regioni del mondo remote e inaccessibili, ma in alcuni casi, come questo del cobra reale, sono sempre state sotto i nostri occhi.

La storia del cobra reale: una vicenda lunga e intricata

Fino a non molto tempo fa, il cobra reale (Ophiophagus hannah) era considerato un'unica specie, nonostante le evidenti differenze morfologiche tra le varie popolazioni diffuse in buona parte dell'Asia meridionale, dall'India alla Cina, fino alle Filippine e alle Isole della Sonda. Questo iconico e conosciutissimo serpente può raggiungere quasi i 6 metri di lunghezza, misure da record che gli hanno fatto guadagnare il primato di serpente velenoso più lungo al mondo. Nonostante il suo nome comune suggerisca una stretta parentela con i veri cobra del genere Naja, il cobra reale appartiene invece al genere Ophiophagus, che significa "mangiatore di serpenti" in greco: si nutre infatti principalmente di altri serpenti e piccoli mammiferi.

Chi studia questi serpenti ipotizza in realtà da un po' tempo che potessero essere suddivisi in diverse specie. Le varie popolazioni, infatti, mostrano un'enorme diversità nell'aspetto, nelle dimensioni, nel colore e soprattutto nei disegni che decorano il corpo e l'iconico collare. Ma nonostante queste differenze, studiosi ed esperti non sono mai riusciti a concordare sui confini e sull'esatto numero di specie. Nonostante questa diversità, il cobra reale è stato quindi classificato come una singola specie, seppur parecchio variabile, dal 1836, quando è stato ufficialmente descritto e nominato per la prima volta, fino a oggi.

Quali sono le 4 specie di cobra reale

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Differenze nel pattern delle bande nelle quattro specie. Immagine da Das et al., 2024

La svolta per risolvere finalmente questo intricato enigma arriva nel 2021, quando un team di scienziati guidato da P. Gowri Shankar della MSCB University, in India, ha scoperto delle significative differenze genetiche tra le quattro principali popolazioni di cobra reale conosciute. Successivamente, uno studio più approfondito su 153 individui, ha confermato anche la presenza di evidenti differenze nella morfologia, nello scheletro e nei pattern delle bande e dei disegni sulla pelle dei serpenti. Mettendo insieme tutte queste informazioni, sono così finalmente arrivati all'identificazione e alla descrizione di quattro specie diverse di cobra reale.

  1. Il cobra reale del Nord (Ophiophagus hannah): la specie originale, che possiede un numero ridotto di fasce sul corpo rispetto alle altre.
  2. Il cobra reale delle Sonda (O. bungarus): caratterizzato da un maggior numero di bande, che lo rendono diverso da tutti gli altri.
  3. Il cobra reale dei Ghati (O. kaalinga): endemico della catena montuosa omonima e presente esclusivamente nella parte sud-ovest della penisola indiana.
  4. Il cobra reale di Luzon (O. salvatana): diffuso esclusivamente sull'isola di Luzon nelle Filippine, con un aspetto più omogeneo e bande meno evidenti rispetto agli altri.

Il cobra reale è a rischio? La classificazione IUCN

La conferma dell'esistenza di ben quattro specie diverse, ha inevitabilmente conseguenze importanti innanzitutto per la conservazione di questi serpenti. Il cobra reale, anche nella sua storica classifica come un'unica specie, è un rettile in serio pericolo di estinzione. La IUCN lo considera "Vulnerabile" all'interno della sua Lista Rossa delle specie minacciate, ma ora le cose si complicano ulteriormente. La suddivisione in quattro specie distinte comporta ora una rideterminazione anche delle aree di distribuzione e della consistenza delle popolazioni, aspetti che richiedono una maggiore attenzione ai rischi e alle minacce.

Specie come il cobra reale dei Ghati e quello di Luzon, che occupano aree molto ristrette, potrebbero essere ancora più a rischio e particolarmente vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici, della distruzione degli habitat o di eventi meteorologici estremi. Gli autori dello studio sottolineano però anche l'importanza del riconoscimento di questa diversità biologica in termini di specie, come prerequisito essenziale per la conservazione. La mancanza di consapevolezza sul numero o sulla distribuzione dei cobra reali, può infatti portare a trascurare o sottovalutare – e quindi portare all'estinzione – entità biologiche non ancora riconosciute.

Cosa cambia per gli antiveleni?

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Il cobra reale è uno dei serpenti più iconici e conosciuti al mondo

La scoperta dell'esistenza di quattro specie diverse di cobra reale, potrebbe portare anche sviluppare strategie e trattamenti più specifici nel trattamento dei morsi di questi serpenti velenosi. Ogni anno, si verificano circa 5 milioni di morsi di serpente, con conseguenti 1,8-2,7 milioni di casi di avvelenamento in tutto il mondo. Tra le aree più colpite (non solo per la presenza dei cobra reali), ci sono l'Asia del sud e il Sud-est asiatico. Attualmente, esiste però un solo antiveneno per questa specie, ma i ricercatori suggeriscono che potrebbe essere necessario sviluppare altre tre versioni specie-specifiche per contrastare meglio le eventuali variazioni nei veleni dei diversi cobra reali.

Questa ridefinizione dello status tassonomico dei cobra reali offre quindi una nuova prospettiva per comprendere innanzitutto meglio questi straordinari e iconici serpenti, ma anche tutte le sfide a essi associate. La speranza degli studiosi è che il riconoscimento delle quattro specie possa ispirare le comunità locali a guardare con orgoglio e a proteggere con ancora più forza il loro patrimonio naturale, piuttosto che diffondere paura e repulsione. Forse, ora che la "famiglia reale" si è allargata, riusciremo a proteggere meglio queste creature leggendarie, i loro preziosi e delicati habitat e tutte le altre specie con cui li condividono.

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