UN PROGETTO DI

Questi pipistrelli “scodinzolano” per trovare la strada nella grotta mentre camminano all’indietro

Alcuni pipistrelli camminano all'indietro e usano la coda come un'antenna per orientarsi al buio nelle grotte, "scodinzolando" per percepire ostacoli e scegliere la via migliore.

28 Aprile 2025
16:28
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I pipistrelli coda di topo maggiore si muovono tra le rocce camminando all’indietro e usano la lunga coda per sondare il terreno. Foto da Wikimedia Commons e da Hajyahia et al., 2025

Muoversi nel buio pesto di un grotta non è di certo un'impresa facile neppure per i signori dell'oscurità, i pipistrelli. I chirotteri utilizzano soprattutto l'ecolocalizzazione quando volano, ma alcune specie hanno sviluppato un sistema ancora più insolito quando si muovono invece usando le zampe per arrampicarsi tra le rocce: camminare all'indietro usando la lunga coda come un'antenna per orientarsi, o meglio per "tastare" il terreno su cui mettere le zampe.

I protagonisti di questa insolita strategia sono i pipistrelli coda di topo maggiore (Rhinopoma microphyllum), chirotteri che vivono in gruppi numerosi all'interno di piccole cavità dove spesso volare è praticamente impossibile. Per spostarsi, quindi, adottano un comportamento che, per quanto ne sappiamo, non era mai stato descritto prima: si aggrappano alle pareti e procedono camminando all'indietro. Ma per decidere quale strada prendere ed evitare eventuali ostacoli, "scodinzolano" per sondare la superficie.

I pipistrelli che "scodinzolano" per capire dove andare

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I pipistrelli coda di topo maggiore (Rhinopoma microphyllum) hanno lunghe code mobili che usano per "tastare" il terreno. Foto da Wikimedia Commons

Il segreto di questa assurda modalità di e orientamento al buio, secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista iScience, sta proprio nella loro lunga coda mobile simile a quella di un roditore. Gli autori hanno infatti ipotizzato che questi pipistrelli utilizzino la coda come un sensore tattile per "sentire" l'ambiente, e hanno quindi ideato due esperimenti per dimostrarlo. Nel primo, i ricercatori hanno costruito una sorta di labirinto che imitava le asperità e le sporgenze di una grotta naturale.

Hanno poi osservato i pipistrelli mentre si arrampicavano all'indietro, prima normalmente e poi dopo aver anestetizzato temporaneamente le loro code. I risultati parlano chiaro: senza la piena sensibilità della coda, i pipistrelli si muovevano più lentamente – circa il 10% in meno – e con maggiori difficoltà, proprio come se brancolassero nel buio. Pur riuscendo comunque a superare i vari ostacoli, la capacità di movimento era visibilmente ridotta. Riuscivano a percepire gli ostacoli con zampe e corpo, ma era evidente che la coda li aiutava parecchio.

La coda come un "arto" estremamente sensibile al tatto

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Per il momento, Rhinopoma microphyllum è l’unico chirottero in grado di tastare il terreno attraverso la coda. Foto da Wikimedia Commons

Nel secondo esperimento, invece, gli autori hanno messo alla prova le capacità tattili dei chirotteri in un labirinto a forma di Y, con due corridoi caratterizzati da due texture differenti. In uno, le scanalature si trovavano ogni 1,5 centimetri, nell'altro ogni centimetro. Nonostante la differenza fosse minima, i pipistrelli sono riusciti a distinguere tra i due percorsi, scegliendo facilmente quello che portava a una ricompensa e lo hanno fatto riconoscendo la texture proprio attraverso la coda.

Anche se ci sono altre specie di pipistrelli ad avere code molto lunghe e mobili, da quello che sappiamo Rhinopoma microphyllum è il primo e unico a utilizzare questo particolare modo per esplorare l'ambiente circostante attraverso il tatto. Probabilmente anche altri chirotteri "a coda libera" potrebbero un sistema di navigazione simile, ma per il momento i pipistrelli coda di topo maggiore sono gli unici a orientarsi nello spazio camminando all'indietro e tastando il terreno "scodinzolando".

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