UN PROGETTO DI
video suggerito
video suggerito
29 Marzo 2025
10:30

Questi due gechi trovati in Nuova Zelanda sono i più vecchi del mondo

Con un'età compresa tra i 60 e i 64 anni si ritiene che i due gechi che vivono in Nuova Zelanda, su un'isola libera da predatori al largo della costa di North Canterbury, siano i più anziani del mondo.

240 condivisioni
Immagine

Arrivano dalla Nuova Zelanda i gechi più vecchi del mondo. Si tratta di Antoinette e Brucie-Baby, due gechi Waitaha (Woodworthia brunnea), una specie endemica di Motunau, un'isola libera da predatori al largo della costa di North Canterbury. Secondo le stime degli esperti hanno rispettivamente 64 e 60 anni.

La loro storia inizia nel 1967 quando per la prima volta furono trovati e registrati dall'erpetologo Tony Whitaker. Proprio la dettagliata tenuta dei registri ha permesso allo staff del Dipartimento per la Conservazione della Nuova Zelanda di datare con precisione la loro età, di circa 10 anni superiore al geco che deteneva il record precedente.

Record d'età per i gechi dell'isola di Motunau

I due gechi sono stati contrassegnati per la prima volta nel 1967 e nel 1969 dall'erpetologo Tony Whitaker, e a 60 anni di distanza l'esperta Kaitlyn Leeds, Dipartimento per la Conservazione della Nuova Zelanda, ha ritrovato quegli stessi esemplari.

La scoperta è avvenuta durante il monitoraggio quinquennale delle specie sulla piccola isola di Motunau, al largo della Nuova Zelanda. Si tratta di un francobollo di terreno lungo appena 300 metri e largo 100, ma ricco di specie che è possibile trovare solo qui, e tra queste ci sono anche i gechi più vecchi del mondo.

In ragione della sua straordinaria ricchezza nel 1935 l'isoletta è diventata un rifugio per la fauna selvatica, e poi nel 1958 è ufficialmente riconosciuta come Riserva per la conservazione della flora e della fauna. A rendere Motunau un paradiso per uccelli e gechi e altri piccoli animali è la totale assenza di predatori mammiferi, una condizione che probabilmente ha aumentato di molto le chance di sopravvivenza di Antoinette e Brucie-Baby. I gechi Waitaha infatti sono classificati come a rischio d'estinzione e si trovano principalmente a Canterbury, dove le pianure rocciose offrono riparo dai predatori.

Mentre ovunque nel mondo lo stato di conservazione dei gechi peggiora, a Motunau l'aspettativa di vita riserva sorprese incredibili ai ricercatori, come ammette la ranger per la biodiversità Allanah Purdie: "Questi gechi sono una parte così importante del nostro paesaggio nativo. Abbiamo specie uniche in Nuova Zelanda, e questi due ora sono detentori di record mondiali. Spero che troveremo Antoinette e Brucie-Baby quando faremo la nostra prossima visita all'isola tra cinque anni. Chissà quanto a lungo vivranno".

Il record di età per il geco Waitaha era in precedenza di 53 anni e apparteneva a un esemplare trovato sulla stessa isola nel 2015. Ciò conferma la particolarità dell'habitat, come ammette l'erpetologa Marieke Lettink: "In termini globali, questi gechi sono semplicemente unici. Non conosciamo nessun'altra specie di geco che viva così a lungo: la media mondiale per i gechi è di soli dieci anni."

Chi è il geco Waitaha

Il geco Waitaha, noto anche come Canterbury gecko, è un rettile di dimensioni medio-piccole che può raggiungere i 14 centimetri, coda inclusa. Ha una colorazione prevalentemente grigia o marrone, simile a quella della roccia, spesso interrotta da macchie nere e irregolari simili a licheni. Gli occhi, privi di palpebre mobili, possiedono una pupilla verticale adatta alla visione notturna.

Si tratta infatti di una specie prevalentemente notturna, molto attiva nelle ore serali e notturne quando esce alla ricerca di cibo. La sua dieta è onnivora e comprende insetti, ragni, frutti e nettare. Si rifugia durante il giorno sotto rocce, tronchi o nella vegetazione densa, utilizzando il mimetismo per sfuggire ai predatori. A differenza di molti altri gechi, questa specie è vivipara, significa che dà alla luce piccoli già completamente sviluppati.

La protezione di questo geco è fondamentale per preservare la biodiversità unica della Nuova Zelanda, e numerosi sforzi di conservazione sono in corso per monitorarne le popolazioni e proteggerne l’habitat naturale.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views