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6 Febbraio 2025
19:00

Queste immagini svelano perché il lupo si è stabilito sul litorale di Roma

Il lupo è tornato stabilmente nelle aree periurbane di Roma, trovando rifugio nei boschi e abbondanti prede. Le riprese di Marco Antonelli lo confermano e svelano anche perché i lupi abbiano deciso di stabilirsi proprio qui. L'esperto spiega che per una convivenza pacifica, è essenziale evitare di alimentare la fauna selvatica e adottare comportamenti specifici.

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Intervista a Marco Antonelli
Divulgatore ed esperto di conservazione del lupo
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Il lupo nell’area intorno a Roma (Foto di Marco Antonelli)

Il lupo è tornato anche a Roma. Gli esperti non saranno sorpresi dato che la presenza di questo grande carnivoro nell'area circostante alla Capitale è accertata ormai da diversi anni. Recentemente, il divulgatore ed esperto del lupo, Marco Antonelli, ha ripreso grazie alla sua fototrappola alcune immagini che hanno mostrato con una chiarezza sino ad ora inedita perché il lupo è tornato stabilmente in queste zone.

Le riprese delle fototrappole: non solo lupi ma anche daini e cinghiali

In una rara ripresa diurna si vede un lupo in un'area boscosa poco frequentata dalle persone. Nello stesso punto, nel giro di pochi giorni, sono stati ripresi molti altri animali che con il lupo condividono quei territori: daini, cinghiali, volpi, e altri. Proprio questi avvistamenti svelano perché il lupo sia tornato con una presenza stabile nell'area circostante la città.

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Daino (Foto di Marco Antonelli)

"Da ormai una decina di anni il lupo è tornato stabilmente nelle aree periurbane di Roma – spiega Antonelli a Fanpage.it – In particolare sappiamo che sul litorale ci sono due i branchi stabili, che monitoriamo, più un paio di coppie neo-formate nelle aree periferiche. Nonostante si tratti di un contesto periurbano, qui il lupo ha trovato aree rifugio nei boschi e macchie poco frequentate, e ovviamente tante prede come cinghiali, daini e nutrie".

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Cinghiale (Foto di Marco Antonelli)

I lupi sono tornati a ricolonizzare aree dell'Italia dalle quali erano spariti a causa della persecuzione diretta da parte dell'essere umano. A partire dalla metà degli anni Settanta le politiche di conservazioni e le tutele legislative in favore del lupo hanno contribuito a rafforzarne la presenza sul territorio. Secondo l'ultimo monitoraggio ad oggi si contano circa 3.500 individui, e pur non essendo più considerato in via d'estinzione rimane una specie vulnerabile.

La presenza di un grande predatore in aree circostanti alla città quindi non è una novità, ma continua a spaventare i cittadini: "Nessuna paura e nessun allarmismo. Il lupo vive in contesti periurbani perché qui ci sono condizioni ecologiche idonee alla sua presenza. Tuttavia proprio trattandosi di contesti periurbani con presenza diffusa di infrastrutture umane e di centri abitati bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti".

Le regole per coesistere con i lupi in territori periurbani

I lupi osservati sul litorale romano da Antonelli mantengono ancora una marcata elusività verso l’uomo e un comportamento prettamente notturno, tuttavia perché questa sitazione continui c'è bisogno di impegno anche da parte della nostra specie. "Per mantenere questa ‘selvaticità' del lupo occorre adottare alcune buone regole di comportamento, come quella di non alimentare i selvatici, anche evitando di lasciare a disposizione rifiuti e scarti organici, e di tenere adeguatamente custoditi i cani padronali non lasciandoli vagare da soli e non tenendoli legati a catena specialmente durante le ore notturne in aree aperte accessibili dall’esterno". Quest'ultima precauzione potrebbe evitare il ripetersi di eventi come quello avvenuto lo scorso novembre in Salento, dove tre lupi hanno scavalcato il cancello di una villetta e portato via il cane che dormiva in giardino.

La coesistenza con il lupo passa anche da azioni semplici ma consapevoli: "Assumendo comportamenti corretti è molto semplice coesistere in maniera pacifica con questa specie", rileva l'esperto. Tuttavia un caso recente ha riacceso l'allarme proprio a Roma quando un lupo ha morso un bambino alla periferia nord est della città.

Il caso del bambino morso da un lupo a Roma e la coesistenza con l'uomo

Lo scorso settembre una lupa ha morso un bambino di 4 anni e mezzo che si trovava nel parchetto Speranza, in zona Vigne Nuove a Roma. Successivamente l'esemplare è stato catturato e liberato nell'area del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise.

"Questo caso ci insegna come poi la coesistenza vada gestita caso per caso – spiega Antonelli – il lupo non è una specie che è pericolosa per l'uomo dal punto di vista statistico, in tal senso i numeri parlano chiaro. Sono casi che per fortuna si contano sulle dita di una mano e sappiamo già cosa fare per prevenirli: seguire le regole che evitano che i lupi sviluppino comportamenti anomali".

Le foto sono gentilmente concesse da Marco Antonelli

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