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Tra tutti gli animali che vivono sul nostro Pianeta, le testuggini e le tartarughe sono senza dubbio tra i più famosi in fatto di longevità. Alcune specie possono infatti superare tranquillamente il secolo di vita, arrivando a sfiorare – e in certi casi superare – i 190 anni. Un caso emblematico è quello di Jonathan, una tartaruga gigante delle Seychelles, oggi considerata l'animale terrestre più vecchio del mondo: nata intorno al 1832, ha vissuto le guerre mondiali, la nascita del telefono e di internet, ed è ancora oggi viva e vegeta. Si è guadagnata anche il Guinness World Record per la tartaruga più anziana di sempre, ma naturalmente non tutte le tartarughe raggiungono età così straordinarie.
Quelle che comunemente teniamo come animali da compagnia, come le testuggini di Hermann (Testudo hermanni), vivono in media tra i 40 e i 70 anni, con punte eccezionali oltre gli 80. Una vita lunga, certo, ma parecchio distante dai titani delle Galápagos o delle Seychelles, che possono vivere il doppio. C'è infatti un dettaglio interessante legato alla longevità di questi rettili: le tartarughe che vivono più a lungo sono anche le più grandi. È un elemento ricorrente anche in altri animali, quasi una sorta di legge della natura tra biologia, adattamenti ecologici e segreti ancora tutti da scoprire.
Le specie di tartarughe più longeve

Quando si parla di tartarughe e longevità, ci riferiamo a un gruppo abbastanza ristretto di specie che, per caratteristiche ecologiche, morfologiche e fisiologiche, sembrano avere trovato la formula per sfidare il tempo. Se è infatti vero che molte tartarughe e altri rettili hanno mediamente un'aspettativa di vita più lunga rispetto a tanti altri animali, alcune specie in particolare sembrano proprio avere qualcosa in più. Vediamo quali sono.
La tartaruga gigante delle Seychelles

Le tartarughe giganti delle Seychelles o di Aldabra (Aldabrachelys gigantea), sono probabilmente la specie più longeva di tutte. Superano facilmente i 100 anni, con punte record di oltre 190 anni. Queste tartarughe sono davvero imponenti, con maschi che possono superare i 250 kg. Hanno una dieta erbivora e, come altre tartarughe, un metabolismo molto lento. La più celebre di tutte, come già accennato, è Jonathan, nata intorno al 1832. Vive a Sant'Elena, un'isola sperduta nell'Atlantico, dove ha visto passare regni, guerre, rivoluzioni e invenzioni. Anche se è cieco e ha perso l'olfatto, continua a muoversi tranquillo nel suo giardino, dove riceve di tanto in tanto visite di personaggi illustri da oltre un secolo.
La tartaruga gigante delle Galápagos

Altrettanto affascinanti sono le tartarughe giganti delle Galápagos (Chelonoidis niger), un vero e proprio simbolo della biodiversità. Questi rettili sono diventati celebri anche grazie agli studi del grande naturalista Charles Darwin, che le osservò durante il suo celebre viaggio a bordo del Beagle. La loro aspettativa di vita può superare tranquillamente i 150 anni e non è raro trovare individui che abbiano vissuto più di un secolo e mezzo. Tra le più famose c'è stata Harriet, una tartaruga che pare fu raccolta proprio da Darwin nel 1835 e portata poi in Australia, dove visse fino al 2006, raggiungendo la veneranda età di 175 anni.
La tartaruga alligatore

Anche lontano dalle isole tropicali troviamo esempi di tartarughe piuttosto longeve, come nel caso della tartaruga alligatore (Macrochelys temminckii), una specie d'acqua dolce che vive nel sud-est degli Stati Uniti. Il suo aspetto è decisamente diverso dalla maggior parte delle specie che conosciamo: una corazza spinosa, un becco potente e affilato e una lunga coda dentata. Vive in acque fangose e profonde, dove si nasconde in attesa delle sue prede. Ha un morso potentissimo (e molto pericoloso) e può tranquillamente arrivare a vivere anche fino a 100 anni in natura.
La testuggine africana

C'è poi la testuggine africana (Centrochelys sulcata), chiamata anche testuggine sulcata. È la terza specie più grande al mondo dopo quelle giganti e la più grossa a non vivere sulle isole. È originaria delle zone aride del Sahel ed è adattata per vivere sotto il sole cocente e in condizioni ambientali davvero proibitive. Per sfuggire alle temperature torride del deserto, scavano grosse tane sotterranee. Possono vivere anche loro oltre i 100 anni, anche se mediamente vivono leggermente meno. Negli ultimi anni, sta diventando una sepcie sempre più diffusa come animale da compagnia, anche se in natura (come molte altre tartarughe) è considerata a rischio estinzione.
Perché alcune tartarughe vivono così a lungo?

Il segreto della longevità delle tartarughe è riconducibile a un mix di diversi fattori legati alla biologia, alla fisiologia e all'evoluzione di questi antichi rettili. Il primo elemento da considerare è il loro metabolismo, che è incredibilmente lento. Questo ritmo biologico così rallentato comporta una minore produzione di radicali liberi, sostanze chimiche che danneggiano le cellule e accelerano i processi di invecchiamento. In parole povere, le tartarughe "bruciano" la vita molto lentamente, consumando poca energia e stressando poco il loro corpo.
Un altro aspetto è probabilmente la loro crescita continua. Le tartarughe, come altri rettili, non smettono mai davvero di crescere. Anche in età avanzata, la loro corazza si ispessisce, il corpo si ingrandisce e continuano a essere fertili. Questa crescita indeterminata è un segnale che il loro corpo non entra mai pienamente in una fase di declino biologico. Non a caso, alcuni studiosi parlano di "senescenza trascurabile o negativa” per indicare che l'invecchiamento, in questi animali, sembra seguire regole diverse da quelle di altri animali.
Anche il loro sistema immunitario, sembra essere particolarmente efficiente e resistente. Le tartarughe possiedono geni legati alla riduzione dell'insorgenza di tumori o infezioni. Questo potrebbe spiegare non solo la loro longevità, ma anche la loro straordinaria salute. Infine, c'è una considerazione di tipo ecologico: le tartarughe giganti non hanno praticamente predatori. Vivono in ambienti isolati, come appunto le isole tropicali, dove l'evoluzione e la selezione naturale hanno premiato una vita lenta e incredibilmente lunga.