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16 Dicembre 2024
12:58

Quando diventa anziano un cane? Uno studio inglese indica l’età: circa sette anni e mezzo

Una ricerca condotta da esperti dell'Istituto di Scienze Infettive, Veterinarie ed Ecologiche dell'Università di Liverpool ha indagato un aspetto fondamentale per comprendere quando un cane può essere definito come "anziano", arrivando a stabilire che l'età media da cui partire è sopra i 7,25 anni.

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Era un cucciolo, ora è un adulto. Ma quando sarà da considerare anziano il cane che è al vostro fianco? Quali patologie potrebbero insorgere e di che tipo di assistenza avrà bisogno? Il ruolo dei cani nelle case occidentali è – nella maggior parte dei casi – quello di essere considerati parte integrante della famiglia e il passare del tempo incide sulla relazione e sul tipo di supporto che bisogna dare per far sì che la vecchiaia di Fido sia vissuta nel migliore dei modi, tanto dal quattro zampe che dagli umani di riferimento.

Un nuovo studio condotto da esperti dell'Istituto di Scienze Infettive, Veterinarie ed Ecologiche dell'Università di Liverpool ha indagato un aspetto fondamentale per poter rispondere alle istanze di milioni di famiglie, in tutto il mondo in realtà, per comprendere quando un cane può essere effettivamente definito come "anziano", arrivando a stabilire che l'età media da cui partire è sopra i 7,25 anni.

«La popolazione canina del Regno Unito vive più a lungo – scrivono gli esperti – sollevando preoccupazioni sul loro benessere a causa di malattie legate all'invecchiamento. Il nostro obiettivo primario è stato quello di determinare quando i cani entrano nella fase di vita della vecchiaia».

I risultati raggiunti hanno tenuto conto di una profonda consultazione dei data base di cartelle cliniche elettroniche di un panel di veterinari britannici. È stato analizzato un campione di 1000 visite e sono stati identificati 832 cani anziani. «L'età in cui i veterinari professionisti consideravano i cani anziani era superiore a 7,25 anni nel 95% dei pazienti (età media 12,5 anni). Questa età variava tra le razze più comuni, con i Cocker Spaniel più giovani (media 11,7 anni) rispetto ai Jack Russell Terrier (14,1 anni)».

Da cosa dipende l' anzianità nel cane: razze e individui

Ciò che gli stessi ricercatori sottolineano nello studio però è che l'età indicata è frutto appunto di una media rispetto alle variabili che dipendono dalle condizioni di salute del singolo animale e anche dalla tipologia, ovvero dalla razza o mix che sia. Per questo nella ricerca è stato anche specificato che bisogna prendere in considerazione poi il caso specifico di volta in volta, fornendo elementi chiari dei soggetti che sono stati valutati per lo studio.

Ciò che emerge, dunque, è che nello studio si è fatto riferimento in particolare alle razze più comuni nel Paese, tra cui però spiccano i meticci, da cui è emerso il dato singolo per tipologia:

  • Jack Russell Terrier – media: 14,1 anni (da 10,5 a 15,9 anni).
  • Razza mista –  media: 13,2 anni (da 10,6 a 14,5 anni).
  • Border Collie – media: 12,7 anni (da 11,3 a 14,1 anni).
  • Springer Spaniel – media: 12,5 anni (da 10,9 a 13,8 anni)
  • Labrador Retriever – media: 12,1 anni (da 10,5 a 13,6 anni).
  • Cocker Spaniel – media 11,7 anni (da 10,2 a 13,1 anni).

Quali sono le patologie più riscontrate nei cani anziani

Dal punto di vista dei problemi di salute più comuni che insorgono quando un cane entra nella fase di anzianità, si sono riscontrate le condizioni correlate al peso, problemi all'apparato muscoloscheletrico, dentali e digestivi.

«Le probabilità di una patologia dentale erano maggiori e quelle di una patologia muscoloscheletrica minori nei Cocker Spaniel rispetto a un campione di riferimento di razze meticce», precisano i ricercatori.

Vivere con un cane, dunque, sin dall'inizio ci deve mettere di fronte alla domanda chiave di ogni relazione basata su amore e rispetto reciproco: per quanto tempo staremo insieme "finché morte non ci separi"? Con un cane, questo interrogativo, prende le mosse da un'ulteriore presa di responsabilità rispetto alle unioni umane: il rapporto si deve necessariamente concretizzare nella promessa che facciamo noi al soggetto che scegliamo e che ci deve portare non a un banale "per sempre" ma a un "per tutta la durata della sua vita" che, necessariamente e casi eccezionali a parte, vuol dire di quella del quattro zampe che sarà inferiore rispetto alla nostra.

E quel cane, come ogni essere vivente che esiste, andrà incontro alla vecchiaia e a quelli che sono gli acciacchi dell'età, insieme a noi che dovremmo rimanere al suo fianco e accettarne nel tempo l'unico esito possibile: la sua dipartita. Prima di arrivare a quel punto, però, è appunto bene informarsi e sapere cosa ci aspetterà e fare del nostro meglio per far sì che il nostro compagno canino affronti tutte le fasi della sua assistenza sostenuto dalla consapevolezza e dalla cura dei propri cari.

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