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21 Gennaio 2025
6:30

Qual è il cibo preferito degli scoiattoli? La verità sulle ghiande: non tutti le mangiano

Il 21 gennaio è lo Squirrel Appreciation Day, una giornata interamente dedicata agli scoiattoli. Questi teneri roditori non mangiano però solo ghiande come siamo abituati a pensare, ma anche uova, insetti e altri piccoli animali, diventando persino spietati predatori se si presenta l'opportunità.

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Il 21 gennaio, negli Stati Uniti, si celebra lo Squirrel Appreciation Day, una giornata interamente dedicata agli scoiattoli, piccoli mammiferi agili e frenetici che abitano parchi, foreste e talvolta perfino i nostri giardini. Istituita nel 2001 grazie a Christy Hargrove, esperta nel recupero e nella riabilitazione della fauna selvatica, questa ricorrenza vuole sensibilizzare sull'importanza degli scoiattoli per gli ecosistemi, aiutarli con cibo supplementare durante i rigidi inverni e perché no, sfatare anche i falsi miti che li circondano. Uno di questi riguarda per esempio il loro presunto amore incondizionato per le ghiande, un'immagine iconica che spesso associamo agli scoiattoli grazie a film, cartoni animati e fumetti.

Ma quanto c’è di vero in questa convinzione? Sorprendentemente, non tutti gli scoiattoli mangiano solo ghiande e il loro legame con questi e altri semi o frutti è molto più complesso di quanto si pensi. Dietro il termine "scoiattolo", infatti, si nasconde una grande varietà di specie diverse, ognuna con abitudini alimentari e comportamenti propri, spesso in grado di adattarsi in maniera straordinariamente flessibile anche in base al cibo disponibile e alle opportunità. E sì, anche se potrebbe sconvolgere molte persone, alcune di queste specie non disdegnano nemmeno la carne o persino andare a caccia attivamente.

Cosa mangiano (davvero) gli scoiattoli?

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L'alimentazione degli scoiattoli varia enormemente a seconda della specie. Esistono infatti oltre 200 specie diverse di scoiattoli nel mondo, suddivise in tre principali gruppi: gli scoiattoli arboricoli, quelli terrestri e gli scoiattoli volanti. Gli scoiattoli arboricoli, come lo scoiattolo rosso o comune (Sciurus vulgaris), sono grandi amanti di noci, semi, bacche e frutti, ma non si fermano qui: occasionalmente si nutrono anche di insetti, uova e persino piccoli vertebrati. Gli scoiattoli terrestri, come tamie e citelli, includono nella loro dieta radici, erbe e persino carne, approfittando di carcasse o prede più facili da catturare. Gli scoiattoli volanti, invece, si nutrono principalmente di frutta, ma possono includere anche insetti nella loro dieta.

Anche gli scoiattoli che vanno matti per le ghiande, come il famigerato scoiattolo grigio americano (Sciurus carolinensis) ormai presente anche qui in Italia, dimostrano una sorprendente flessibilità alimentare. Le ghiande, le noci e i semi in generale, rappresentano senza dubbio una risorsa preziosa, specialmente per accumulare riserve energetiche in vista dell’inverno, ma non sono l'unico cibo che consumano. Quando queste risorse scarseggiano, soprattutto in alcuni periodi dell'anno, quasi tutti gli scoiattoli non esitano a integrare la dieta con proteine animali, come uova di uccelli, insetti e tante altre fonti di cibo.

Lo scoiattolo è erbivoro o carnivoro?

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Se consideriamo il comportamento alimentare così variegato di questi roditori, rispondere alla domanda se siano erbivori o carnivori diventa quindi estremamente complicato. Anche volendoli considerare invece come onnivori, poi, tendono comunque in ogni caso a prediligere una dieta prevalentemente a base vegetale, ovvero con semi, frutta e germogli, ma anche funghi. Tuttavia, in condizioni particolari, quando le risorse scarseggiano oppure quando l'occasione è troppo ghiotta, mostrano una notevole capacità di adattamento. Un esempio recente arriva dagli Stati Uniti, dove sono stati osservati scoiattoli di terra cacciare, uccidere e mangiare arvicole, piccoli roditori simili a topi.

Recentemente, si è scoperto anche che gli scoiattoli del Giappone (e non solo) rosicchiano le ossa di cervo. Lo fanno soprattutto le femmine in allattamento, per recuperare calcio e altri nutrienti molto utili per crescere sani e forti i propri piccoli. Alcune specie tropicali, invece, hanno sviluppato una dieta quasi insettivora e occasionalmente sono stati visti diversi scoiattoli mangiare anche animali già morti, uova di uccelli e persino piccoli nidiacei indifesi nei loro nidi. Questi comportamenti, sebbene rari, legati ad alcuni particolari periodi o alla disponibilità di cibo, dimostrano comunque quanto la natura possa essere molto più complessa e sfumata rispetto alle etichette che siamo costretti a utilizzare per semplificarla.

Le categorie come "erbivoro" o "carnivoro" sono infatti costrutti artificiali e quindi unicamente umani, utili sicuramente per classificare, descrivere e raccontare il mondo naturale, ma quasi sempre inadatti, o perlomeno limitati, per descrivere la complessità della realtà. Gli scoiattoli, con la loro versatilità alimentare e le grandi capacità di adattamento, ci ricordano quindi che la sopravvivenza in natura  dipende quasi sempre dal sapersi abituare alle circostanze e alle opportunità, anche e soprattutto se questo significa modificare le proprie abitudini, mangiare cibi insoliti o persino trasformarsi in "spietati" cacciatori di arvicole.

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